La polizia di Cleveland ha usato la Dolly Parton Challenge per rintracciare un uomo

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Quando un meme diventa una risorsa

La Dolly Parton Challenge, dove si mettono una dietro l’altra le foto profilo da usare su Facebook, Instagram, Linkedin e Tinder, è diventata il tormentone della settimana. Partito dalla cantante country Dolly Parton, ha spopolato tra celebrities, sportivi, persone comuni, pagine di fan, e chi più ne ha più ne metta, con intenti e risultati tra il serio, l’ironico, il faceto e il satirico. Ma è stata sfruttata anche per scopi onorevoli: a partecipare è stata anche la polizia di Cleveland, e non solo.



La polizia di Cleveland ha usato la Dolly Parton Challenge per rintracciare un uomo

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Come sfruttare un tormentone online per scopi più alti? È presto detto. La polizia di Cleveland ha sfruttato la Dolly Parton Challenge per rintracciare un uomo. Il suo volto appare in tutti e 4 i riquadri: Linkedin, Facebook, Tinder e Instagram. Ecco allora apparire, in tutte le sue versioni, Scott Mizsei, 32enne ricercato per una serie di crimini tra cui rapina aggravata. Nel tweet la polizia aggiunge di non avvicinarsi all’uomo nel caso lo si incontrasse, e di chiamare immediatamente le forze dell’ordine.



Attenzione però: nel tweet viene anche ringraziata la polizia di Durham. Sono stati infatti loro i primi a sfruttare il meme con questo scopo, anche se il risultato è meno d’impatto. Colpa forse degli sfondi palesemente falsi, non si sa se per scelta della polizia o di Paul Bishop, ovvero la persona in questione.