Caso Djokovic, la disinformazione sul motivo dell’esenzione medica che altera il dibattito

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Novak Djokovic non ha ricevuto "favori speciali" per giocare al primo torneo Grande Slam dell'anno a Melbourne

Novak Djokovic non ha ricevuto “favori speciali” per giocare al primo torneo Grande Slam dell’anno a Melbourne, ha detto il ceo di Tennis Australia, la federazione nazionale, nonché direttore degli Autralian Open, Craig Tiley, attaccato da molti media per aver concesso al numero uno del mondo la possibilità di disputare il torneo pur non avendo mai chiarito se si è vaccinato oppure no. È quanto riporta l’agenzia di stampa Agi.



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Il nove volte campione degli Australian Open ha annunciato ieri di aver ricevuto “un permesso di esenzione” per poter giocare. Tutti i partecipanti al torneo, che inizia il 17 gennaio, devono essere vaccinati contro il Covid-19 o avere appunto l’esenzione, che viene valutata da due commissioni di esperti indipendenti. Il serbo ha ripetutamente rifiutato di chiarire la sua posizione rispetto al vaccino anti-Covid, mentre non ha mai nascosto i suoi dubbi nei confronti del siero contro il coronavirus. Djokovic annunciò la sua opposizione al vaccino nell’aprile 2020. «Personalmente non sono pro-vaccini», disse all’epoca. «Non mi piacerebbe che qualcuno mi obbligasse a essere vaccinato per poter viaggiare».



Melbourne e Sydney hanno entrambi sopportato mesi di restrizioni e chiusure negli ultimi due anni, e permettergli di entrare è stato ampiamente criticato, dai media e da molti addetti ai lavori, oltre che da centianaia di persone comuni intervistate da giornali e tv. In particolare alcuni media hanno riportato informazioni contrastanti riguardo il motivo del rilascio dell’esenzione. Tiley ha anche rivelato che 26 giocatori o membri di staff di supporto dei circa 3.000 che viaggiano in Australia per il torneo hanno chiesto un’esenzione, e solo pochi l’hanno ottenuta. «Ogni persona che ha soddisfatto queste condizioni ha avuto il permesso di entrare. Non c’è stato nessun favore speciale. Non c’è stata nessuna opportunità speciale concessa a Novak», ha detto Tiley alla televisione Channel Nine. Tra le condizioni che permettono l’ingresso senza vaccino c’è il fatto che il giocatore abbia avuto il Covid-19 negli ultimi sei mesi. Ma non è chiaro se questo sia però il caso di Djokovic. Tiley ha detto in precedenza che le due commissioni hanno valutato ogni esenzione senza conoscere l’identità del richiedente, con ragioni per la concessione dell’approvazione che rimangono riservate. Alcuni giocatori hanno espresso sorpresa per la decisione della direzione del torneo, tra questi il giocatore di doppio britannico Jamie Murray che ha detto alla ATP Cup di Sydney: «Penso che se fossi stato io a non essere vaccinato non avrei ottenuto l’esenzione».

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