Pinterest è la prima grande piattaforma a introdurre un piano articolato contro la disinformazione sul clima

Agendo contro la disinformazione in ambito cambiamento climatico Pinterest dimostra di essere la più attiva tra le piattaforme

07/04/2022 di Ilaria Roncone

La lotta di Pinterest alle affermazioni che negano il cambiamento climatico si sostanzierà nella prima grande policy completa sulla disinformazione in tal senso promossa da una grande piattaforma. Secondo le nuove linee guida sulla disinformazione clima su Pinterest la piattaforma potrà rimuovere tutti i contenuti che negano il cambiamento climatico, l’influenza dell’azione umana su di esso e la scientificità di tutte le affermazioni di questo tipo. In linea generale saranno individuati e rimossi tutti quei contenti che cercano di minare la fiducia delle persone nei confronti della scienza e dei pareri esperti.

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La nuova policy disinformazione clima su Pinterest

Le nuove linee guida riguardano non solo i post ma anche gli annunci: utenti e inserzionisti, quindi, dovranno seguire le stesse regole e anche le linee guida di Pinterest Advertising sono state aggiornate. Techcrunch riporta un’annuncio fatto da Sarah Bromma, capo della politica di Pinterest: «Pinterest crede nel coltivare uno spazio che sia fidato e veritiero per chi usa la nostra piattaforma – non esista a dichiarare – e questa mossa coraggiosa è un’espansione delle nostre più ampie linee guida sulla disinformazione, che abbiamo sviluppato per la prima volta nel 2017 per affrontare la disinformazione sulla salute pubblica, e da allora abbiamo aggiornato per affrontare questioni nuove ed emergenti man mano che vengono alla ribalta. La politica estesa di disinformazione sul clima è un altro passo nel viaggio di Pinterest per combattere la disinformazione e creare uno spazio sicuro online». Prendendo questa scelta e stilando le regole Pinterest ha fatto riferimento a partner esperti come la Climate Disinformation Coalition e il Conscious Advertising Network.

Scelta dettata dalle ricerche degli utenti

La decisione di rendere più ferree le regole in tal senso è stata dettata, come riferisce la piattaforma stessa, dall’aumento del numero di ricerche degli utenti rispetto a temi legati a ecosostenibilità e ambiente. Qualche esempio? Nell’ultimo anno le ricerche per “suggerimenti per rifiuti zero” sono aumentate di sei volte, “idee per vestiti da riciclare” di quattro volte, quelle per “arredamento domestico riciclato” sono quasi raddoppiate e il volume di ricerca per “stile di vita a rifiuti zero” è aumentato del 64%.

Pinterest investirà in questo ambito anche attraverso la produzione di una serie di contenuti Creator Originals veicolati da creators di moltissimi paesi nel mondo che daranno indicazioni su riciclaggio vestiti, sprechi alimentari e così via. Considerato che aggiornare la policy e applicarla sono effettivamente due cose diverse – e, in generale, ce ne rendiamo conto molto bene con la gestione della disinformazione anche nell’ambito del conflitto Ucraino e del Covid un po’ per tutte le piattaforma social – Pinterest si è sempre mostrato proattivo nella gestione di questo tipo di problematiche.

Nel caso specifico del cambiamento climatico, la piattaforma ha ricevuto una attestazione di stima da parte del co-presidente di Climate Disinformation a Friends of the Earth: «Pinterest ha dimostrato una grande leadership creando uno standard comunitario che include una definizione di disinformazione sul clima e noi continueremo a fare pressione su tutte le piattaforme per la trasparenza e la segnalazione delle loro azioni. Incoraggiamo gli altri a prendere nota degli sforzi di Pinterest per ridurre la disinformazione sul cambiamento climatico».

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