Disconnettiti, la vita reale è tutta un’altra Story

Una volta c’era il diario segreto, dove annotavi ogni pensiero che forse raccontavi solo alla tua migliore amica. Nascondevi la chiave con cura perché guai se la trovava tuo fratello o tua madre. A distanza di anni hai ritrovato quel diario e hai riso della tua goffaggine, della tua ingenuità e hai sorriso al tuo passato, ricordando quella bambina ormai cresciuta che alberga ancora in te.

Una volta c’era MySpace, aveva rivoluzionato il concetto di diario segreto divenendo un diario pubblico in cui chiunque con una connessione internet avrebbe potuto leggere i tuoi pensieri.

Ti affidavi a una piattaforma creata e gestita da terzi, sfoggiando il tuo flusso da scrittrice e riversando sui tasti i momenti della tua vita di cui volevi sapessero anche gli altri. Testi musicali, giornate a scuola, relazioni d’amore o semplici flussi di coscienza. Qualcuno ha mantenuto il suo diario digitale per anni, qualcun altro lo ha perso non ricordandosi più l’accesso o l’ha chiuso preso dalla timidezza del “ora sono grande, non posso far leggere queste stronzate al mondo”.

Ora ci sono le Instagram Stories, un teatro in cui tutti si mettono in mostra, rivelando un’immagine di sé non sempre corrispondente al reale. Facce sorridenti, rossetti, vestiti succinti, feste, amici sempre allegri e pronti a lasciarti un cuore, sconosciuti che vengono a contatto con la tua vita e ne stuprano l’intimità.

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Quella chiave che conservavi gelosamente da bambina ora l’hai data a Zuckerberg, prima per Facebook e poi per Instagram. Hai deciso che una multinazionale prima, e un qualsiasi sconosciuto tra gli 800 milioni di utenti attivi su Instagram dopo, potessero accedere al tuo diario, leggere i tuoi pensieri, vedere le foto dei tuoi familiari, dei tuoi amici, sapere cosa fai la sera, cosa mangi a pranzo e come ti vesti per uscire. Lasci che i tuoi ricordi durino 24 ore, poi via con la prossima Story.

Tra 10 anni cosa ricorderai di quei momenti che hai pubblicato con cura sui tuoi social? I follower che l’hanno vista, i commenti che hai ricevuto, l’angolazione da cui hai scattato il selfie o l’emozione nel guardare il primo tramonto con la tua dolce metà?

Disconnettiti, la vita reale è tutta un’altra Story.

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