Diodato ha vinto il Festival di Sanremo 2020

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Sul podio i Pinguini Tattici Nucleari e Francesco Gabbani

Era la vittoria annunciata dall’inizio del Festival di Sanremo. Diodato ha iniziato in testa alla classifica e ha finito lì dove aveva iniziato. È lui il vincitore della 70ma edizione del Festival della canzone italiana che si svolge ogni anno al Teatro Ariston. Classe 1981, Diodato è nato ad Aosta, ma è sempre vissuto a Taranto (dove è direttore artistico del Festival del Primo Maggio alternativo), città con cui è rimasto in contatto nonostante il recente trasferimento a Roma.



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Diodato vince il Festival di Sanremo 2020

Il televoto si è chiuso all’1.28, con una finestra che si era aperta dopo la comunicazione della classifica generale dal 4° posto in giù. Diodato ha vinto anche il premio della Critica Mia Martina e il premio della Sala Stampa di Sanremo. Un triplete incredibile, il primo nella storia del Festival di Sanremo. Ma la sua Fai rumore ha convinto proprio tutti: la critica, l’orchestra, la giuria della sala stampa e il pubblico a casa, che ha confermato l’esito della votazione dei giorni scorsi.



Il triplete di Diodato

Tra i coriandoli del palco dell’Ariston, Diodato ha ricevuto il premio da Amadeus, Fiorello, Francesca Sofia Novello, Diletta Leotta e Sabrina Salerno insieme sul palco nel momento culmine della settimana sanremese. Nel corso della sua conferenza stampa sanremese aveva affrontato in questo modo il suo ritorno sul palco dell’Ariston e il suo ruolo da favorito per la vittoria finale: «Sono felice perché ho portato me stesso, il premio più grande è proprio essere riconosciuti e capiti. La gente che mi dice sei sempre stato così è la gente se ne accorge. Questo è già un grande premio. Vengo da un album importante e questa è la dimensione dove mi trovo meglio. Viene fuori la mia anima rock and roll e io sono uno che ama la mia musica». 

Una sorta di profezia che si è avverata. Il suo nome è nell’albo d’oro. Resta un rammarico: in questo Festival di Sanremo non c’è stato posto nemmeno per una voce femminile sul podio. Eppure, Tosca l’avrebbe meritato.