Diodato dedica la vittoria di Sanremo alla situazione di Taranto|VIDEO
09/02/2020 di Thomas Cardinali
Si annunciava una conferenza stampa molto movimentata. Non c’è stato soltanto il successo di Diodato all’ordine del giorno, ma anche il modo con cui è stata diffusa la notizia. Con un anticipo di oltre 30 minuti sulla proclamazione ufficiale, infatti, Sky TG 24 aveva già dato come vincitore Diodato, inserendo il nome del vincitore nel fascione delle notizie dell’ultima ora. Tutto ciò ha provocato una reazione a cascata negli ultimi minuti dell’ultima puntata di Sanremo 2020, con Amadeus costretto a distribuire i premi in maniera piuttosto frettolosa.
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Le prime dichiarazioni dei Pinguini Tattici Nucleari
I primi ad arrivare in sala stampa sono stati i Pinguini Tattici Nucleari, arrivati terzi: «Dal 15° posto al 20° era un bel risultato – hanno detto -. Siamo felici di esserci farti conoscere da un pubblico diverso qui a Sanremo». Il gruppo ha anche parlato degli altri cantanti in gara: «Mi piaceva molto la canzone di Anastasio e Levante, abbiamo trovato tanta qualità musicale – hanno affermato -. Noi siamo meno di rottura dei rapper. La notizia del terzo posto è arrivata sul palco, quindi non si ha il tempo di metabolizzare: è stata una cosa improvvisa. Al di là di tutto, ci piace molto il fatto di essere terzi incomodi».
Le dichiarazioni a caldo di Diodato e la dedica a Taranto
Dopo la vittoria è arrivato in sala stampa anche Diodato. L’incredulità era palese nelle sue parole. «Sono sconvolto perché sin dal primo giorno sono stato accolto da un calore che non mi aspettavo. È un qualcosa che mi rende felice anche per chi ha lavorato con me dall’inizio un passetto alla volta. La mia casa discografica. Sono veramente felice». Quando gli chiedono a chi dedica questo premio Diodato non ha dubbi: «Lo dedico alla mia famiglia che ha fatto rumore, li ho sentiti molto poco e mi ha shockato molto il rispetto che hanno avuto per me. Lo dedico all’altra famiglia che si è creata attorno – facendo riferimento a tutti i suoi collaboratori. «Loro che hanno lavorato con me sanno bene chi sono e l’attenzione con cui voglio fare rumore. Non manca nemmeno il riferimento alla città di Taranto e alla situazione che tutti conosciamo: «Lo dedico alla mia città, dove bisogna fare tanto rumore perché ci sono persone che lottano ogni giorno per una situazione insostenibile. Io sarò sempre finché ce ne sarà bisogno, a disposizione per rendere la mia forza al servizio di Taranto».
«La gente mi dice che ho scritto la sua canzone»
Il senso di riconoscenza di Diodato è palese nelle sue parole: «Avessi la formula scriverei sempre brani così, ho raccontato me stesso e le sensazioni che ho pescato nella mia intimità e nel mio vissuto. Nel momento in cui cerchi di dire la verità provando anche un po’ di vergogna ti connetti con qualcun altro. La gente mi dice che ho scritto la sua canzone ed è sorprendente perché io racconto cose che puzzano di me. Credo questo sia importante da ricordare nella vita di tutti i giorni, anche quando ci avviciniamo a qualcun altro». Non manca nemmeno un riconoscimento a se stesso: «Avevo detto di avere esattamente quello che mi merito un anno fa, lo credo ancora. La mia musica e il mio percorso musicale hanno ottenuto sempre quello che meritavano perché mi sono esposto fino ad un certo punto. Ora ho abbattuto ancora di più un nucleo emotivo, qualcosa che partiva da tanti tanti anni fa. Credo che se oggi la gente si sia avvicinata è perché io le ho permesso di farlo. Dedico il premio a quel bambino in una stanza tanti anni fa e aveva paura». Parla anche dell’Eurovision, la competizione nella quale rappresenterà il nostro paese dopo essersi aggiudicato Sanremo: «Dobbiamo tornare ad elaborate la musica nel mondo come faceva Domenico Modugno. La nostra forza è molto riconoscibile. Eurovision mi sembra un’ottima occasione». Aggiunge: «Non sono spaventato perché arrivo a questo successo dopo tanti anni di gavetta e locali. Tante batoste pesantissime. Ho imparato a sorridere perché come dice il mio album la vita è una cosa meravigliosa ma non tutta rosa e fiori. Ho la maturità che dai dolori possono nascere grandi cose».
Gabbani, zero polemiche: «Diodato merita la vittoria per come scrive»
Non è mancata nemmeno quest’anno la possibilità di fare polemica da parte del secondo. Proprio come per lo scorso Sanremo, infatti, Gabbani è arrivato avanti nel televoto. Il pubblico da casa ha infatti votato per il 38% Gabbani, per il 37% i Pinguini Tattici Nucleari e solo nel 27% dei casi per Diodato. Interrogato sulla questione, Francesco Gabbani non ha però lasciato spazio a insinuazioni di nessun tipo: «Non voglio fare il buonista ma sono davvero felice che abbia vinto Diodato perché se lo merita per come scrive. Per quello che da alla musica. Io sono felice che Viceversa sia arrivata e che la gente la ascolti. Ora inizia un nuovo percorso.