La lotta senza quartiere di Diego Fusaro al Corriere della Sera

L’articolo satirico del Corriere della Sera – firmato da Donatella Di Cesare – su Diego Fusaro non è piaciuto al diretto interessato. Il quotidiano di via Solferino aveva dedicato ampio spazio allo studioso sovranista, definito – con un titolo «a nove colonne», come si diceva un tempo – «un filosofo da reality». Ovvio l’intento spensierato della più importante e prestigiosa testata italiana. Ma Fusaro l’ha presa sul personale.

L’attacco di Diego Fusaro al Corriere della Sera

Stando alla sua versione, diffusa sui suoi canali social, Diego Fusaro avrebbe chiesto al Corriere della Sera il diritto di replica e la successiva rettifica di alcune affermazioni riportate all’interno dell’articolo (come, ad esempio, il riferimento al presunto antisemitismo dello stesso Fusaro e il fatto di essere tratteggiato come un paranazista). Questa possibilità, tuttavia, gli sarebbe stata negata dallo stesso quotidiano, costringendo Fusaro a rivolgersi alla «parrocchia» del Fatto Quotidiano che – nella sua versione web diretta da Peter Gomez – ha lasciato spazio alla replica dello stesso filosofo.

«Una ulteriore prova circa il vero carattere democratico di questi paladini delle libertà di espressione e di difesa dalle minacce di deriva autoritaria – così Fusaro ha definito l’episodio -. Per loro, evidentemente, è normale non solo che possa uscire a tutta pagina un articolone in cui, ovviamente senza prove, vieni diffamato come “antisemita” (sic!) e paranazista: ma anche che tu, chiedendo il diritto di replica, non ottenga nemmeno risposta». 

Piovono accuse, poi, sulla Di Cesare (e sul suo articolo «volgare») che avrebbe citato a sproposito Costanzo Preve in quanto «negazionista della shoah. Insomma, Fusaro riesce sempre a far parlare di sé e a concentrare l’attenzione dei media. Anche quando, in qualche modo, viene bonariamente preso in giro.

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