Nella serata di ieri è andato in scena il dibattito tra Enrico Letta e Giorgia Meloni direttamente dalla web tv del Corriere della Sera. Contemporaneamente, il segnale è stato trasmesso dalla pagina Facebook del Corriere che, alle 8.30 di questa mattina, faceva segnare – al contatore delle visualizzazioni – 446mila views. In protesta con la scelta della principale testata italiana di dare voce e spazio soltanto ai leader di centrodestra e di centrosinistra, Carlo Calenda ha deciso di isolare le risposte di Letta e Meloni e di replicare, anche lui in diretta, sulla sua pagina Facebook. Il risultato di quest’ultimo contenuto sul social network – sempre alla stessa ora di oggi – è superiore alle 56mila visualizzazioni. Ovviamente, per Letta e Meloni occorrerebbe accumulare i dati anche del sito del Corriere della Sera per avere un’idea aggregata dell’audience raggiunta dai due leader e, dal punto di vista opposto, di quanto pubblico abbia perso Calenda nei confronti dei due competitors.
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Una soddisfazione, però, Carlo Calenda se l’è potuta togliere. Tra i tanti messaggi che hanno popolato la sua diretta e tra le tante persone che a essa si sono collegate, è spuntata la notifica del collegamento della pagina Facebook ufficiale di Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia – o molto più verosimilmente il suo staff – hanno voluto seguire personalmente e direttamente le risposte che il leader di Azione e della coalizione centrista ha dato anche a lei.
#Elezioni2022
Giorgia #Meloni si è connessa alla diretta Facebook della replica al dibattito di Carlo #Calenda.@ultimora_pol pic.twitter.com/c2vDaLupYc— Ultimora.net – POLITICS (@ultimora_pol) September 12, 2022
Le risposte del Calenda solitario sono state come al solito ficcanti, ma la verve che poteva trasmettere un dibattito in presenza – e non virtuale – con altri leader di altre coalizioni è mancata nel format scelto dal leader di Azione. Fatto sta che cercare un confronto alla pari tra tutti i candidati, almeno in questi giorni, è sempre più difficile: le televisioni hanno preferito i format delle interviste individuali, mentre le due giornate di dibattito saranno quelle che si svolgeranno a Porta a Porta. Nel frattempo, duelli e confronti minori popolano le pagine digitali dei principali quotidiani italiani. Senza, però, quella diffusione di massa che i dibattiti in tv potevano assicurare.