La bozza del decreto rilancio: in 776 pagine, aumento del bonus baby-sitter, bonus vacanze e prezzo mascherine

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Si tratta ancora di un documento molto provvisorio, ma si delineano alcuni scenari

Facciamo una premessa. Questo decreto rilancio, così come sta circolando nella giornata di oggi, potrebbe essere anche completamente riscritto. Si tratta, infatti, di una bozza di 776 pagine che la ragioneria dello Stato non sempre ha approvato, su cui a volte mancano le coperture, che da palazzo Chigi e dal ministero dell’Economia stanno cercando di reperire. Per questo motivo, tra qualche giorno i principi contenuti all’interno di questo stesso articolo potranno essere rovesciati. Nel decreto rilancio (che doveva essere decreto aprile, che poi è diventato decreto maggio e che poi ha cambiato definitivamente nome per evitare – dicono i più maliziosi – di restare ancorato a un preciso momento dell’anno) c’è un po’ di tutto: dall’aumento del bonus baby-sitter per chi ha figli a carico al di sotto di 14 anni, fino all’introduzione di un bonus vacanze per le famiglie italiane sotto ai 35mila euro di Isee. Passando per un aumento – che farà molto discutere – del prezzo minimo delle mascherine.



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Decreto rilancio, bonus baby sitter e bonus vacanze

Insomma, procedendo con ordine e cercando di fare uno slalom tra le 776 pagine, ecco cosa potrebbe esserci nel decreto rilancio.



Si parte dal bonus baby sitter: fino a questo momento era previsto nella misura di 600 euro, che adesso verrebbero raddoppiati e portati a 1200 euro, soprattutto per le famiglie che hanno figli a carico under 14. In questa cifra sarebbero coperte anche misure di assistenza non tradizionali, come ad esempio la quota dei centri estivi.

Chi ha un reddito Isee non superiore ai 35mila euro, inoltre, potrebbe beneficiare di un bonus vacanze, da quantificare in un massimo di 500 euro. Ma da questo punto di vista non si hanno ancora certezze: si potrebbe configurare come una sorta di credito d’imposta fruibile nella misura dell’90% come sconto e del 10% come detrazione.



Decreto rilancio, il prezzo delle mascherine

Per un periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 ottobre, ci potrebbe essere una estensione quantificabile in 12 mesi della cassa integrazione, con la sospensione per i prossimi cinque mesi dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo. 150 milioni di euro, invece, potrebbero essere destinati al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura non appartenenti allo Stato.

Infine, il capitolo mascherine. Il presidente del Consiglio si era impegnato pubblicamente, il 26 aprile, a portare il loro prezzo massimo a 50 centesimi. Probabilmente, questa condizione non potrà essere rispettata, tanto che la quota minima per il costo di una mascherina verrà alzata di circa un euro, fissando il prezzo finale a 1,50 euro.