Salvini allude a un contratto giornalistico di Sassoli con la Rai, ma è in aspettativa

Matteo Salvini non ha gradito – sarebbe stato strano il contrario – l’elezione di David Sassoli alla presidenza del Parlamento Europeo. Già in passato, infatti, i due avevano avuto degli scontri dialettici a distanza, proprio su alcuni temi europei. Oggi, dopo il voto che ha ufficializzato il successore di Antonio Tajani, il ministro dell’Interno italiano non ha lesinato critiche a questa scelta, facendo anche alcune allusioni sui rapporti lavorativi tra l’ex giornalista (dal 2009 eurodeputato in quota Pd, con tanto di ruolo di vicepresidente dell’EuroParlamento) con la televisione pubblica.

«Il Parlamento europeo ha appena eletto un parlamentare del Pd presidente, un ex giornalista della Rai, magari ancora col contratto giornalistico della televisione pubblica – ha detto Matteo Salvini -. Bello, rispettoso, del voto degli italiani e degli europei avere un uomo di sinistra a presiedere il Parlamento europeo, magari con il voto di qualcuno di centrodestra, anzi sicuramente». Un giudizio netto, con tanto di riferimento a un contratto con la Rai.

David Sassoli non prende stipendio dalla Rai

In realtà David Sassoli è in aspettativa da quando ha intrapreso la sua carriera politica. E non l’ha fatto andando oltre le norme, ma sfruttando – come molti altri italiani – la legge numero 53 del 2000 che consente di mettere in stand-by il proprio lavoro e il proprio contratto (ovviamente senza retribuzione) per svariati motivi che vanno da quelli personali a quelli familiari. Fino ad arrivare alle cariche pubbliche elettive, caso specifico che ha consentito all’ex giornalista e ora presidente del Parlamento Europeo di candidarsi ed essere eletto nel lontano 2009 (ed essere confermato cinque anni più tardi). Inoltre c’è anche l’articolo 51 della nostra Costituzione: qualora un dipendente venga eletto a svolgere alcuni incarichi pubblici (deputato, senatore, sindaco, consigliere, o altro), ha il diritto a un’aspettativa non retribuita che dura per tutto il periodo del suo mandato. Questo periodo, seppur privo di retribuzione, viene calcolato lo stesso ai fini dell’anzianità di servizio e dei contributi di previdenza sociale.

La fan base sfamata con l’allusione

In sintesi: Salvini fa un’allusione per gettare il sasso nascondendo la mano, dando (come al solito) in pasto alla sua fan base un motivo per sprigionare i classici commenti di odio e insulti social. Commenti del tipo: «Ecco, prende i soldi pubblici. Noi lo paghiamo anche come giornalista e lui va a fare politica». Invece, e un ministro dovrebbe saperlo, tutto è stato fatto secondo legge e David Sassoli è legittimamente in aspettativa. E lo sarà fino alla fine della sua nuova carica.

(foto di copertina: ANSA/ GIUSEPPE LAMI + ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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