Da Moana a Sexy Cora: il tragico finale delle attrici a luci rosse

28/01/2011 di Dario Ferri

Nel mondo dei film pornografici molte protagoniste sono scomparsi in giovane età in circostanze sfortunate

La morte di Sexy Cora ha molto colpito la Germania, suscitando un’emozione paragonabile a quanto successe in Italia quando scomparve Moana Pozzi. Entrambi attrici a luci rosse, sia Cora che Moana erano diventate famose grazie a comparsate televisive, dove avevano mostrato semplicità, affabilità e naturalezza. Le due sexy star sono poi scomparse in modo prematuro, una sorte condivisa con molti altri protagonisti dei film per gli adulti. Dalla capostipite Linda Lovelace a John Holmes, fino alla nostra Moana, l’elenco delle morti premature nel mondo a luci rosse è purtroppo molto lungo.

MISTERO  MOANA – Quindici anni fa è morta Moana Pozzi, di gran lunga la protagonista più famosa del mondo a luci rosse italiano. Giovane e bellissima, l’attrice era diventata popolarissima a fine anni ottanta. I suo film erano molto diffusi, ma il suo personaggio fu reso celebre dalla televisione. La classe e la signorilità, insieme alla simpatia e all’intelligenze, dell’artista genovese avevano reso Moana apprezzata da tutti. Se le sue colleghe erano confinate nel sottobosco, la Tv generalista aveva aperto le porte alla popolarissima Moana. L’attrice tentò anche una surreale scalata alla politica, fondando con la collega Cicciolina il partito dell’amore, che probabilmente in questo momento sfonderebbe elettoralmente. Il partito dell’amore non raccolse molto consenso, mentre la Tv aveva affidato a Moana la conduzione di alcuni programmi. Se all’inizio partecipava in costumi adamitici, come nell’Araba Fenice di Antonio Ricci, l’attrice genovese stava iniziando ad affermarsi come conduttrice. Una malattia misteriosa la consumò rapidamente, e a settembre del 1994 Moana morì all’improvviso, visto che le sue condizioni erano state tenute nascoste ai più. La morte a soli 33 anni colpì tutti, creando enorme simpatia intorno alla sua figura. Nessun protagonista ha forse avuto una simile celebrità in un solo Paese, e ancora oggi la morte di Moana è rimasta un mistero non risolto. Negli ultimi anni abbiamo saputo che l’attrice non è deceduta a causa dell’Aids, mentre nel 2007 suo marito ha confessato di averle praticato l’eutanasia visto che era ormai malata irreversibilmente di tumore. Moana rimane comunque ancora ben presente nella memoria collettiva di moltissimi italiani, e la gran parte di questi non hanno mai visto i suoi film.

DRAMMA AIDS – La malattia causata dal virus dell’Hiv è stata la principale causa di scomparse nel cinema erotico. La morte più celebre è stata sicuramente quella di John Holmes, immortalato negli anni ’80 in una bellissima canzone di Elio e Le Storie Tese, che apriva il primo disco del gruppo milanese. L’attore diventò celebre per le dimensioni monstre del suo ‘attrezzo’, lungo 32 centimetri, e diventato vero e proprio simbolo dell’industria cinematografica a luci rosse. Protagonista di una vita particolarmente dissoluta, caratterizzata dalla tossicomania, da sigarette fumate come una ciminiera, prostituzione e anche attività criminali, che gli costò anche qualche periodo in carcere, John Holmes morì  a poco di più di 40 anni, quando era diventato una leggenda del cinema underground..  Dopo la sua morte la sua fama non si è spenta, e l’attore è stato il protagonista di due film di Hollywood che ne hanno ripercorso la tormentata carriera. La sua scomparsa causò un vero e proprio shock nell’industria erotica, che fu poi colpita da una lunga teoria di decessi causati dal virus dell’Hiv.  Wade Nichols,  Marc Stevens, Al Parker e Lisa de Leeuw sono alcuni dei protagonisti scomparsi a causa di questa malattia, che iniziò a diffondersi ad inizio degli anni ’80. Le numerose morti per Aids hanno poi portato ad un elevato controllo sui protagonisti dei film a luci rosse, che sono sottoposti continuamente a test dell’Hiv.

MORTI TRAGICHE – La scomparsa in giovane età ha caratterizzato altri protagonista dell’industria erotica, con decessi che spesso hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica. Lolo Ferrari era diventata celeberrima per le dimensioni record del suo seno, che aveva battuto il Guinness dei primati. L’attrice francese trovò la fama nei film a luci rosse all’inizio degli anni novanta, e la sua figura di ipermaggiorata diventò un’immagine molto popolare nella stampa generalista. Nel 2000 Lolo è scomparsa in circostanze misteriose, dopo anni segnati dalla depressione e dai tranquillanti per combatterla. Inizialmente le autorità francesi giudicarono un suicidio la sua scomparsa, causato da un mix letale di barbiturici. I familiari però pensavano che il marito l’avesse spinta alla morte, e il coniuge ha passato più di un anno in prigione quando il caso è stato riaperto. La magistratura transalpina ha però chiuso il caso, escludendo l’omicidio e rilasciando il marito della povera Ferrari.Una delle prime star del mondo a luci rosse, Linda Wong, fu uccisa da un mix letale di droghe, dopo una lunga tossicodipenza. La Wong è stata la prima attrice di origine asiatica a diventare celebre nell’industria erotica, e dieci anni dopo la sua scomparsa è stata introdotta nella Hall of Fame del cinema adulto, creata a metà degli anni ’80. Due anni fa Eva Lux, nota anche per la sua attività di blogger, è stata stroncata da un’overdose di eroina, altra sostanza che ha spesso popolato la vita degli attori dei film erotici.

SCOMPARSE VIOLENTE – A fine anni ottanta Charli Waters, protagonista di una ventina di film, fu trovata uccisa dopo che un suo cliente – l’attrice lavorava anche come prostituta – psicopatico l’aveva colpita a morte. Una delle molte scomparse avvenute in modo violento. Le circostanze del decesso di Nozomi Momoi non sono mai state chiarite fino in fondo, ma la giovane attrice giapponese, famosa nell’industria a luci rosse del Sol Levante, è stata prima accoltellata e poi bruciata. Il suo omicida si è suicidato a pochi metri di distanza, e non si è ancora compreso se la Momoi è stata colpita a morte di sua volontà o invece si è trattato di un gesto di follia del suo assassino, conosciuto tra l’altro poco tempo prima del tragico decesso. In simili circostanze, ed alla stessa età è stata uccisa la giovane star canadese Taylor Summers. L’attrice è stata accoltellata da un fotografo durante una seduta di lavoro, e gli inquirenti avevano addirittura ipotizzato che l’omicidio fosse stato pianificato per realizzare un film. L’ipotesi è stata poi smentita dallo stesso assassino, che ha rivelato come la lite per il compenso dell’attrice è degenerata fino al suo omicidio. Recentemente ha creato molta impressione la scomparsa di Stephen Hill, attore ucciso dalla polizia dopo che questi aveva colpito a morte un suo collega con una spada. Hill era stato licenziato dalla sua compagnia, e la sua rabbia si era trasformato in un’aggressione mortale. Dopo alcuni giorni di fuga ha preferito scontrarsi a fuoco con la polizia invece che consegnarsi. Una storia ancora più triste è stata invece quella di Savannah, attrice americana da tempo sofferente di depressione. Dopo un’incidente in macchina che l’aveva sfigurato la faccia, Savannah ha deciso di spararsi in testa.

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