Di Maio: “Le difese sono massime, siamo in grado di affrontare gli attacchi informatici”

Categorie: Cyber security

Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri, è intervenuto sul tema della cyber sicurezza in Italia dicendo che le difese sono massime

Dopo gli attacchi subiti negli ultimi giorni da Eni e Gse (Gestore rete energetica), il Ministro degli Affari Esteri Luigi di Maio è intervenuto sul tema della cyber sicurezza in Italia, commentando l’aumento di attacchi informatici che si è registrato in Italia e nel resto del mondo.



LEGGI ANCHE > L’ambasciata Usa in Montenegro avverte gli americani della gravità dell’attacco hacker in corso

Le dichiarazioni di Di Maio sulla cyber sicurezza in Italia

«Abbiamo fatto per tempo un’Agenzia della cybersecurity in collaborazione con l’intelligence italiana, che è in grado di affrontare questo genere di attacchi. Però dobbiamo dirci che gli attacchi sono cresciuti con numeri enormi e in maniera imprevista da quando è scoppiata la guerra in Ucraina» ha detto Di Maio. «Gli attacchi che ricevono tutti i Paesi occidentali a livello internazionale destano preoccupazione perché fanno parte di una strategia di tensione internazionale che si sta producendo dopo l’invasione dell’Ucraina», ha aggiunto. Per concludere, Di Maio ha affermato: «Dal nostro punto di vista le difese sono massime, siamo in grado di affrontare questi attacchi, abbiamo un’agenzia dedicata. Dobbiamo però irrobustire il nostro sistema europeo di difesa dagli attacchi».



Eni ha reso noto che sono stati rilevati «accessi non autorizzati alla rete aziendale». La Procura di Roma ha aperto un fascicolo e sull’accaduto stanno indagando gli specialisti della Polizia postale. Per quanto riguarda Gse, l’attacco è avvenuto per mezzo di un malware e la società ha reso indisponibili il sito internet e i propri portali per mettere in sicurezza i dati e i sistemi informativi.

In questo articolo avevamo parlato di come le cyberminacce, che risultano in costante aumento nel corso dell’ultimo anno, si legano al conflitto in Ucraina. A partire dal 23 febbraio, l’indomani dell’invasione russa in Ucraina, sono state rilevate una serie di attività di sabotaggio che possono essere ricondotte a entrambi gli schieramenti.