Siamo nel picco basso dell’andamento oscillante del mercato delle criptovalute

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Il Bitcoin è ai minimi da diverso tempo a questa parte, mentre Coinbase sta perdendo progressivamente valore in borsa

Nelle oscillazioni del mercato delle criptovalute, si sta attraversando un momento particolarmente difficile per gli investitori. In questi giorni, il valore del Bitcoin è sceso ai minimi da circa due anni a questa parte: siamo intorno ai 27mila dollari, un netto taglio rispetto ai picchi raggiunti dalla criptovaluta soltanto qualche mese fa. Ed è già febbre da investimenti. C’è chi si precipita a vendere le sue criptovalute (misura che ha un effetto pari a quello della chiusura dei recinti dopo che i buoi sono già scappati), c’è chi smette improvvisamente di fare investimenti. Si tratta di manovre che, al momento, sono dettate da azioni di pancia e che, se in passato potevano essere giustificate dalla scarsa competenza finanziaria di chi investiva nell’assoluta novità rappresentata dalle criptovalute, adesso – con tutte le informazioni in materia del caso – sono soltanto azioni scellerate che non fanno altro che peggiorare le cose.



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Crollo Bitcoin, il quadro generale all’interno del quale ci stiamo muovendo

Diverse criptovalute stanno perdendo il loro valore. Sicuramente Bitcoin è la punta dell’iceberg e la proiezione più evidente rispetto all’intero settore. Ma il crollo delle criptovalute, in realtà, segue pedissequamente le difficoltà generale del mercato e si riflette anche, ovviamente, sulle piattaforme che fanno compravendite come Coinbase. Per inciso, le transazioni su questa piattaforma sono scese di oltre il 50%, soltanto qualche mese dopo rispetto al momento del massimo successo di questa realtà imprenditoriale.



Tuttavia, quello che si sta verificando è una oscillazione decisamente normale in un mercato volubile come quello delle criptovalute. Non è da escludere, infatti, che tra qualche settimana il trend tornerà in salita, riguadagnando terreno rispetto alla fotografia attuale del mercato e, anzi, raggiungendo nuovi record. La storia delle criptovalute ce lo ha insegnato: nella prima, grande bolla speculativa del Bitcoin, ad esempio, il valore della criptovaluta passò rapidamente da 20mila dollari a 8mila dollari nel giro di tre mesi. In piena emergenza covid, il valore del Bitcoin risalì fino a 40mila dollari, partendo da una base molto più bassa, quando tutti davano per spacciati gli investitori in criptovaluta. Può darsi che il valore, nei prossimi giorni, continuerà questo trend in discesa. Ma gli andamenti del passato ci hanno suggerito come non si possa mai dire davvero l’ultima parola.