Crociere e coronavirus: cosa succederà nel dopo emergenza?

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Il quarto appuntamento con la rubrica I Viaggi delle speranze

Il primo impatto che noi tutti abbiamo avuto con il Covid-19 è stato con le notizie che arrivavano da Wuhan in Cina, ma forse quello che ci ha messo maggiormente in allarme è stata la quarantena imposta il 4 febbraio alla nave da crociera Diamond Princess ormeggiata sulle coste giapponesi con 712 contagiati.



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Crociere e coronavirus, cosa cambierà

Se la Cina c’è sembrata geograficamente molto lontana, il mondo crocieristico c’è sembrato quanto mai vicino. Nel 2019 sono stati 12 milioni gli italiani che hanno trascorso una vacanza su una delle tante città galleggianti che solcano i mari di tutto il mondo, e io sono stato uno di questi a bordo di una nave di MSC Crociere. L’ultima crociera l’ho fatta però con Costa alle Antille dal 14 al 21 febbraio 2020, e sono rientrato a Roma facendo scalo a Milano il giorno seguente alla scoperta della positività del primo paziente italiano.



C’è da dire che durante la settimana (o le settimane) trascorse a bordo si vive a stretto contatto con gli altri passeggeri che in alcuni casi superano le 6000 unità considerando anche il personale di bordo: code all’imbarco, code al self service per la colazione e per il pranzo, si sta uno seduto accanto a l’altro nel teatro, a bordo piscina, sui pullman per le escursioni. La pulizia è però maniacale e i dispenser con il gel igienizzante sono presenti pressoché ovunque da diversi anni.

A febbraio poi prima dell’imbarco veniva misurata anche la temperatura corporea in modo da fare uno screening iniziale dei passeggeri, e a ciascuno veniva richiesta la compilazione di un autocertificazione del suo stato di salute e su eventuali viaggi in Cina. Nonostante questo oltre 25 navi hanno registrato casi di contagi a bordo.



Crociere e coronavirus, diverse esperienze non saranno più le stesse

Il settore croceristico ha indubbiamente subito ingenti perdite economiche. Ma cosa succederà quando l’emergenza sarà passata? I viaggiatori torneranno serenamente a prenotare le crociere? Come si stanno muovendo le grossi compagnie per riprendere un po’ di fiducia nei loro potenziali clienti?

Partiamo dal presupposto che fino alla messa a punto del vaccino contro il coronavirus nessuno di noi avrà mai la certezza di non essere contagiato, ma questo può succedere al supermercato, al lavoro, durante una passeggiata nella propria città e in viaggio. Dovremo convivere per un po’ con misure precauzionali che avranno come scopo quello di diminuire il più possibile il numero di contagi, e anche le crociere per un po’ non saranno più le stesse.

Secondo il portale di viaggi statunitense The Points Guy, dopo aver ascoltato i punti di vista delle compagnie di navigazione, dei funzionari sanitari, di quelli delle destinazioni e degli esperti del settore, questi saranno molto probabilmente i cambiamenti che nei primi mesi dalla ripresa verranno messi in atto:

La crociera è una di quelle esperienze di viaggio da provare almeno una volta nella vita, è una cosa che consiglio anche agli scettici. Io ero uno di quelli, ma dopo averne provata una me ne sono follemente innamorato. Spero quindi di poter presto vivere altre esperienze indimenticabili solcando i mari di tutto il mondo. Sono disposto a farlo anche nell’immediato, ovviamente con le dovute precauzioni che sono sicuro verranno messe scrupolosamente in pratica dalle compagnie stesse per la salvaguardia della salute della propria clientela, del personale e per il bene del loro business.