Il no di Crisanti alle storielle estive è categorico: «Baciarsi è una situazione che favorisce il contagio»

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Le storielle estive e i classici baci dati nella stagione calda possono essere un grande rischio per l'aumento dei contagi

No alle storielle estive. Non serve sicuramente un genio per arrivarci ma il virologo ha voluto inserire anche questa postilla tra i consigli per gli italiani che si trovano ad andare in vacanza. «Gli adolescenti sono più esposti al virus per via dei loro comportamenti. Stare troppo vicini, baciarsi…sono tutte situazioni che ovviamente possono favorire il contagio», ha chiarito Crisanti, aggiungendo anche che «è davvero difficile intervenire, quando si tratta di giovani». Alle vacanze con gli amici e alle storie estive, quest’anno, andrebbero preferite quelle in famiglia. Crisanti ha parlato anche degli spostamenti e dei comportamenti da tenere nei luoghi del turismo con una particolare attenzione a ciò che succederà in autunno.



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No alle storie estive, meglio la vacanza con congiunti

Il mezzo da evirare per viaggiare è l’autobus poiché «non c’è ricambio d’aria e spesso manca il personale che vigili sui passeggeri affinché non si tolgano la mascherina». Ok per aerei – «durante il volo avvengono fino a ottanta ricambi d’aria all’ora. E ad ognuno di essi la carica virale presente nell’ambiente cala del 63 per cento» – scompartimenti dei treni e spostamenti in macchina. Per rimanere al sicuro una volta raggiunti i luoghi di villeggiatura occorre adottare i comportamenti giusti: «Meglio rimanere in famiglia, evitare i bar e i ristoranti al chiuso, le discoteche e, più in generale, gli assembramenti».



«Ora equilibrio, gli effetti degli assembramenti estivi li vedremo tra un mese»

Il virologo dell’università di Padova ha detto che l’attuale situazione può definirsi «di equilibrio» e che «per ora si sta intervenendo bene, isolando i focolai e tracciando tutte le persone entrate in contatto con i postivi». Bisogna prestare particolare attenzione a chi arriva dall’estero e ai casi di importazione: «Si dovrebbe fare il tampone a tutti coloro che provengono dai Paesi considerati più esposti al Covid 19 e tracciare tutti gli spostamenti compiuti prima di entrare in Italia, per evitare che qualcuno riesca a sfuggire ai controlli facendo scalo in zone considerate più sicure». E l’autunno? Sarà la stagione in cui si vedranno gli effetti degli assembramenti estivi e – in particolare – del mese di agosto. «A fine agosto sarà quindi possibile capire se e come le spiagge e le piazze affollate avranno influito sulla conta dei positivi al Covid19. In ogni momento dovremo essere pronti a intervenire sui focolai. Perché se non riuscissimo a contenere il contagio e si tornasse a una situazione di trasmissione diffusa, allora l’unica soluzione sarà quella di applicare dei micro-lockdown alle zone a rischio»», ha concluso Crisanti.