Come la Spagna vuole regolamentare l’attività degli influencer che pubblicizzano criptovalute

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Vista la grande diffusione della compravendita di criptovalute e il conseguente ampio dibattito sui social network, la Spagna ha pensato di controllare l'attività degli influencer che ne parlano

La Commissione nazionale spagnola per il mercato dei valori mobiliari sarà una vera e propria organizzazione di controllo relativamente alla possibilità, da parte degli influencer con più di 100mila followers, di parlare e di sponsorizzare le criptovalute attraverso i propri canali social, mostrando al proprio pubblico di affezionati degli annunci a pagamento che abbiano lo scopo di attirare nuovi investitori nel settore. Dal momento che quello delle criptovalute è un tema che deve essere ancora regolamentato a livello europeo (e non solo), ci sono ampi dibattiti sulla possibilità, per i social network, di rappresentare una vetrina per le sponsorizzazioni legate all’argomento.



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Criptovalute e influencer, in Spagna parte una vera e propria regolamentazione

Da questo momento in poi, qualsiasi contenuto a pagamento promosso dagli influencer con più di 100mila followers dovrà passare al vaglio della Commissione nazionale spagnola, in modo tale da ottenere una sorta di certificato di attendibilità e di conformità dell’annuncio pubblicitario.



In modo particolare, questa conformità deve essere legata alla presenza, all’interno dell’annuncio, di uno spazio informativo che possa essere molto chiaro sugli eventuali rischi dell’investimento. Le criptovalute hanno un valore molto volubile e altalenante e, pertanto, i followers degli influencer che ne parlano dovranno essere edotti di questo aspetto, che andrà a controbilanciare la tentazione di poter ottenere dei facili e rapidi guadagni dalle operazioni di investimento. L’occasione di riflessione sul tema era stata data da un tweet del calciatore Andres Iniesta, che aveva parlato bene (ma non è chiaro se il suo fosse un annuncio a pagamento) dell’exchange di criptovalute Binance (che in Italia è lo sponsor di maglia della Lazio). In quella circostanza, fu proprio la Commissione nazionale spagnola a rispondere al tweet di Iniesta con una sorta di alert sui rischi delle criptovalute.