Cosa è successo alla pagina Facebook dei no vax di Pordenone

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Per via delle troppe "fake news" diffuse all'interno, il social ha deciso di limitarla per 90 giorni. Poi, qualora fossero evidenziate ulteriori violazioni, si potrebbe procedere direttamente con il blocco e la chiusura

Nel mare magnum della accuse a tutti i media di fare “disinformazione”, ecco che la più classica legge del contrappasso si è abbattuta su una delle più attive pagine Facebook dei no vax di Pordenone. Il social, infatti, ha deciso di limitare l’accesso ai contenuti – per 90 giorni – a causa delle ripetute fake news condivise da parte degli utenti su quella pagina. La decisione, come da prassi, è arrivata seguendo un algoritmo: dopo diverse segnalazioni incrociate fatte da parte dei fact-checker certificati da Meta, è stata raggiunta quella soglia che prevede il provvedimento da parte dello stesso social.



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A riportare la notizia delle limitazioni (quindi non si tratta, per il momento, di una chiusura totale) della pagina Facebook “Pordenone per la Verità” è stato il quotidiano Il Gazzettino che ha pubblicato anche l’informativa inviata da parte della piattaforma social ai gestori di quella pagina: «È stata limitata per 90 giorni perché ha ripetutamente condiviso informazioni false. I post saranno spostati più in basso in modo che sia meno probabile che le persone li vedano. La pagina rischia di essere nascosta. Inoltre presenta una distribuzione ridotta e altre restrizioni a causa delle continue violazioni degli standard».



No vax Pordenone, Facebook blocca la loro pagina social

Limitazione (ovvero non individuabile attraverso la ricerca dal motore interno di Facebook) e contenuti che non possono comparire sulla “timeline” degli utenti che avevano messo like a quella stessa pagina. Nel frattempo, però, la propaganda dei no vax Pordenone prosegue. Non appena ricevuto quell’avviso di limitazione di 90 giorni, è salita in auge la “pagina di riserva” (già creata nel mese di gennaio) che, però, ha molti meno follower rispetto a quella originale. E all’interno di queste pagine (c’è anche un profilo e un gruppo, che però hanno scarso successo) si continuano a condividere articoli contro i vaccini e post che attaccano Draghi, il governo e che condividono video e altro in favore della Russia.

(foto ipp clemente marmorino)