Coronavirus, per Renzi bisogna «riaprire fabbriche e scuole». Insorgono gli scienziati: «È follia»

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Secondo Renzi, entro Pasqua, andrebbero riaperte fabbriche e scuole nonostante l'emergenza coronavirus. Ma gli scienziati non sono d'accordo

Fa discutere l’intervista rilasciata da Matteo Renzi ad Avvenire. In piena emergenza coronavirus, secondo il leader di Iv «serve un piano per la riapertura e serve ora. Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua. Poi, il resto. I negozi, le scuole, le librerie, le chiese. Serve attenzione, serve gradualità. Ma bisogna riaprire», ha detto l’ex presidente del Consiglio. Anche per quanto riguarda le scuole, Renzi è convinto che «si deve tornare in classe il 4 maggio. Almeno i 700mila studenti delle ‘medie’ e i 2milioni settecentomila delle ‘superiori’. Tutti di nuovo a scuola dopo aver fatto un esame sierologico: una puntura sul dito e con una goccia di sangue si vede se hai avuto il coronavirus». Poi, una battuta sugli esami: «Vanno garantiti. Il sei politico fa male. I ragazzi hanno il diritto di essere valutati e il governo ha il dovere di permetterlo». Secondo Renzi poi «ogni tipo di richiesta di denaro va sospesa: tasse, affitti, mutui. Chi è stato chiuso regge se gli elimini le scadenze o se gli offri una straordinaria iniezione di liquidità. Il governo ha bloccato le libertà di sessanta milioni di italiani ma non è stato capace di bloccare il virus della burocrazia. Il ‘Cura-Italia’ è un incomprensibile fiume di parole». Infine, per Renzi, è necessario «immaginare una strada per far emergere le sacche di ‘irregolarità’ e immaginare anche per queste precise garanzie. Penso ai lavoratori in nero a cominciare dalle badanti fuori regola e penso agli immigrati regolari che chiedono cittadinanza. Facciamo emergere la verità. E diamo cittadinanza a chi lavora», ha concluso Renzi.



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Gli scienziati: «Riaprire le scuole il 4 maggio? Follia»

Gli scienziati sono però concordi nel ritenere che sia prematuro adesso parlare di riapertura di scuole e fabbriche: «Pensare di riaprire le scuole il 4 maggio è una follia e fare proclami in questo momento è sbagliato», ha detto all’agenzia AdnKronos l’epidemiologo Pierluigi Lopalco dell’università di Pisa. «Dobbiamo essere cauti e non dare illusioni se non abbiamo dati. Oggi abbiamo solo una flebile speranza in Lombardia, ma ad esempio a Milano la situazione non è ancora sotto controllo. Come facciamo a riaprire le scuole se non abbiamo certezze? Non diamo false aspettative e speranze», ha concluso Lopalco.



[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/MATTEO RENZI]