Coronavirus, arriva il primo film sulla psicosi dal Canada realizzato da un regista iraniano

L’arrivo del Coronavirus ha immediatamente scatenato la curiosità degli appassionati di cinema e serie tv, che hanno anche fatto dei divertenti fanta cast per un prodotto che per drammaticità non avrebbe nulla da invidiare a Chernobyl. Qualcuno però ha battuto tutti sul tempo, infatti dal Canada è già in arrivo il primo film che si chiamerà semplicemente “Corona“. A svilupparlo è Mostafa Keshvari, regista iraniano che ha dato vita ad un instant thriller psicologico, riferito alla prima fase dell’epidemia in cui c’era grande preoccupazione e disinformazione.

Il regista ha deciso di ambientare la sua storia interamente in un ascensore in cui l’attrice protagonista, Traei Tsai, resterà  bloccata e vittima del pregiudizio. Il regista ha dichiarato che era un’idea da un po’ di tempo nella sua testa:

“Il film parla di paura, è uno studio sulla società, le persone e le scelte morali. L’idea mi è venuta oltre due mesi fa, mentre ero in un ascensore e leggevo notizie di attacchi rivolti ad alcuni turisti cinesi per la paranoia legata al diffondersi del Coronavirus. All’inizio si parlava di virus cinese ma adesso non esiste una distinzione razziale, riguarda tutti noi e la razza umana deve unirsi per combatterlo. Il Coronavirus non discrimina, perché dovremmo farlo noi?”

Corona durerà 63 minuti, durante i quali vedremo crescere sempre più la psicosi di chi si trova nell’ascensore insieme alla ragazza cinese, sospettata di avere il Coronavirus solo per la sua provenienza geografica. Un thriller affascinante, che ci porterà a vivere cosa significhi essere dalla parte dell’altro secondo il talentuoso regista. Insieme a lei un piccolo microcosmo di personaggi a rappresentanza delle varie fazioni sociali:  un addetto alle riparazioni (Emy Aneke), un suprematista bianco (Richard Lett), una millennial (Zarina Sterling), il proprietario dell’edificio (Josh Blacker), una donna incinta (Andrea Stefancikova) ed un ragazzo indebitato (Andy Canete).

Il regista è già arrivato agli onori della cronaca grazie al suo primo film Unmasked, lungometraggio risalente al 2018 con cui ottenne numerosi riconoscimenti ed elogi dalla critica. Corona è stato girato i primi di febbraio, prima del lockdown totale nel mondo.

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