I nuovi casi di coronavirus aumentano inesorabilmente a Madrid: «Ma nessun allarme»

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Quasi 15mila nuovi casi di coronavirus in Spagna in 24 ore. A Madrid la situazione peggiore ma la presidente non dichiara lo stato di allarme

14.389 nuovi casi di Covid-19 e 90 morti in Spagna in sole 24 ore. Ma per ora nessuna emergenza. La presidente della Comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, ha annunciato limitazioni alla mobilità a Madrid ma si è rifiutata di dichiarare lo stato di allarme per il coronavirus e ha affermato che «il confinamento deve essere evitato a tutti i costi».



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La comunità di Madrid ha annunciato nuove restrizioni per fronteggiare la diffusione del coronavirus: sono state varate, per la prima volta, limitazioni specifiche per 37 aree, nel cui perimetro non si potrà entrare o uscire salvo eccezioni. Le nuove misure saranno in vigore per 14 giorni a partire da lunedì 21 settembre 2020, ma potranno essere prorogate se la situazione epidemiologica lo richiederà. Le limitazioni per le 37 aree sanitarie interesseranno circa 855 mila persone di sei distretti della capitale Madrid (Carabanchel, Ciudad Lineal, Puente de Vallecas, Usera, Villa de Vallecas e Villaverde) e dei comuni di Alcobendas, Fuenlabrada , Getafe, Humanes de Madrid, Moraleja de Enmedio, Parla e San Sebastiàn de los Reyes. La Comunità di Madrid, che ha richiesto la collaborazione delle forze e degli organi di sicurezza e della polizia locale per garantire il rispetto delle normative, ha ricordato che le sanzioni applicabili per il mancato rispetto delle disposizioni e dei protocolli sanitari possono variare tra 600 e i 600.000 euro.



Tra le principali misure annunciate, per tutta la popolazione della comunità di Madrid, gli incontri limitati a un massimo di 6 persone. Per le 37 aree, è prevista in particolare la restrizione all’ingresso e all’uscita eccetto che per motivi di lavoro, per i medici, per l’accesso alle scuole, per prendersi cura degli anziani, dei minori o delle persone a carico, per l’accesso a banche o uffici assicurativi, legali o amministrativi, per sostenere esami e per qualsiasi altra necessità prioritaria, urgente o di forza maggiore. I residenti delle zone potranno circolare su strade all’interno del perimetro delimitato, anche se si raccomanda di evitare spostamenti e attività “non necessarie”. Rimarranno chiusi parchi e giardini.