Conte tossisce in Aula provocando le proteste dell’opposizione

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Il presidente del Consiglio lo ha fatto prima nel pugno, poi nel gomito (come indicato)

Due, tre colpi di tosse. L’errore di utilizzare la propria mano e non il gomito (come invece indicato nei vari protocolli) e le proteste delle opposizioni. È accaduto nel primo pomeriggio a Palazzo Madama, nel corso dell’informativa del Presidente del Consiglio ai senatori. Il capo del governo, che poi ha detto di aver qualche problema alla gola, è stato costretto a interrompere in due occasioni il suo discorso in Aula. Conte tossisce in Senato, dando il via libera alle proteste delle opposizioni.



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Il tutto è accaduto, più o meno, a metà della sua informativa a Palazzo Madama che ricalcava quanto già detto questa mattina a Montecitorio. A un certo punto, il Presidente del Consiglio è andato in difficoltà per via di un problema alla gola, facendo tre colpi di tosse. La bocca, come buona educazione insegna, è stata prontamente coperta ma con la mano e non con il gomito. Ed ecco che dagli scranni delle opposizioni si sono alzate grida contro Giuseppe Conte tossisce in Senato.



Conte tossisce in Senato e le opposizioni protestano

«La mascherina, la mascherina», hanno gridato dai banchi del centrodestra, prima di un vociare interrotto dall’intervento della Presidente del Senato Casellati che ha ricordato a tutti: «Sono io che devo tenere l’Aula e basta. D’accordo?». Nel frattempo, la maggioranza aveva iniziato ad applaudire il Presidente del Consiglio. I toni si calmano, ma prima della fine della sua informativa, Giuseppe Conte ha un altro attacco di tosse che, questa volta, ripara con il gomito (come da nuova prassi in tempi di Coronavirus). «Vado verso le conclusioni perché ho evidenti problemi di gola», spiega Giuseppe Conte mentre termina il testo della sua informativa a Palazzo Madama.

(foto di copertina: da canale Youtube del Senato)