Giuseppe Conte dice che ora Tridico deve lavorare anche di notte per pagare la cassa integrazione

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Il riferimento è alla percentuale di popolazione che l'ha richiesta e non l'ha ancora ottenuta

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Tridico non ha alcun dubbio: deve continuare a lavorare, pancia a terra, per garantire a tutti la cassa integrazione, anche alle famiglie che, fino a questo momento, non l’hanno ancora ottenuta. Una dichiarazione rilasciata dal presidente del Consiglio a margine dell’incontro con la presidente svizzera Simonetta Sommaruga e che interviene così sul tema della polemica per lo stipendio di Pasquale Tridico come presidente dell’Inps.



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Giuseppe Conte su Tridico e lo stipendio aumentato

Una polemica nata negli ultimi giorni, soprattutto nel fine settimana, dopo la pubblicazione – da parte di Repubblica – di alcuni atti ufficiali che certificavano il passaggio da uno stipendio inizialmente previsto in compresenza di un altro vicepresidente (era lo status quo voluto dal governo gialloverde), all’attuale compenso del presidente dell’Inps, adeguato rispetto alle nuove esigenze e a quello che il suo predecessore Tito Boeri aveva percepito in passato.



Conte su Tridico: «Lavori giorno e notte per pagare le Cig»

«Quando è uscita la notizia – ha detto Giuseppe Conte – vi avevo chiesto del tempo per fare le opportune verifiche su quello che è successo. Alla luce degli approfondimenti, posso dire che lo stipendio di Tridico è assolutamente adeguato». Dunque, nessun caso sollevato sulla natura delle polemiche dei giorni scorsi. Al contrario, invece, il presidente del Consiglio ha invitato il presidente dell’Inps a lavorare affinché si possa in qualche modo risolvere il problema – minoritario, ma ancora presente in alcuni casi – del pagamento delle casse integrazioni straordinarie, causate dall’emergenza coronavirus.

«Non ha senso dire che la maggior parte delle persone l’ha ricevuta, perché si tratta pur sempre di persone. Il presidente Tridico, i dipendenti dell’Inps e tutte le altre persone che hanno responsabilità, me compreso- ha detto Conte – devono lavorare giorno e notte affinché la cassa integrazione possa arrivare a tutti». Nel mese di luglio erano ancora 2 milioni gli italiani che, per vari problemi di natura burocratica, non avevano ricevuto la cassa integrazione a cui avevano diritto in virtù delle norme varate dall’esecutivo con il Cura Italia. L’auspicio di Giuseppe Conte è che le polemiche sullo stipendio di Tridico non distraggano l’ente dall’adempimento dei propri doveri.