Le Iene, il ‘conflitto d’interessi’ di Burioni e la replica del virologo

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Dopo le polemiche suscitate dal servizio mandato in onda su Italia 1, ecco la risposta alle accuse

Il servizio mandato in onda martedì sera su Italia 1 da Le Iene ha provocato molte reazioni. Si ammiccava, infatti, a un presunto conflitto d’interessi che vedrebbe come protagonista Roberto Burioni. Si è parlato dei suoi studi sugli anticorpi monoclonali, di vaccini, di terapia al plasma iperimmune e di quelle sue consulenze per aziende impegnate proprio nella diffusione di prodotti come vaccini e altri prodotti medici. Secondo la trasmissione, che ha visto la partecipazione attiva del presidente del Codacons Carlo Rienzi, si configurerebbe un conflitto d’interessi Burioni, ma il virologo – con un post su Facebook – rompe il silenzio stampa e dà la sua versione dei fatti.



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Nel servizio realizzato da Alessandro Politi vengono mandate in onda alcune considerazioni fatte pubblicamente da Roberto Burioni – anche in tv – su un possibile rimedio contro il Coronavirus: gli anticorpi monoclonali. Il virologo e immunologo studia queste soluzioni da anni e non solo da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus in Italia. Si tratta di prodotti sintetici che, dunque, sono realizzati in laboratorio. Tutto ciò, nel servizio de Le Iene, viene messo in contrapposizione con la cura al plasma iperimmune su cui Burioni ha espresso più volte le sue perplessità.



Conflitto d’interessi Burioni, la versione de Le Iene

Nel resto del servizio, che potete trovare a questo link sul sito ufficiale de Le Iene, si parla di questo presunto conflitto d’interessi Burioni anche per quel che riguarda alcuni sui interventi in forum organizzati da case farmaceutiche che producono vaccini, ma anche delle sue consulenze per alcune aziende che studiano e trattano anticorpi monoclonali o altri possibili rimedi per il Coronavirus. L’accusa principale del servizio – occorre sottolinearlo – non è sulla veridicità delle affermazioni pubbliche fatte dal virologo, ma sul presunto conflitto d’interessi che maturerebbe in quanto facente parte di alcune aziende (nel ruolo di consulente). A questi attacchi, Burioni ha risposto su Facebook.



La replica del virologo

«Non ho alcun conflitto di interesse per quanto riguarda Covid-19. Il servizio delle Iene ha scelto come fonte per crocifiggermi il Codacons, che da anni mi perseguita – scrive Roberto Burioni sui social -. Produrre anticorpi monoclonali umani è il mio lavoro dal momento della mia laurea. Ne ho prodotti tanti, ma nessuno di questi è di mia proprietà. Nessuno di questi anticorpi monoclonali è in commercio (sono tutti in una fase molto precoce di sviluppo) e non lo saranno ancora per almeno 10 anni; soprattutto nessuno di questi monoclonali è (purtroppo) diretto contro Covid-19. Quindi se gli anticorpi monoclonali contro Covid-19 si dimostreranno utili, io (così come Pomona Ricerca), non ne trarrò alcun beneficio economico». Alla fine, Burioni annuncia anche il ricorso al suo legale per tutelarsi.

(foto di copertina: da Le Iene)