«Condotta disinvolta della donna» e la pena per violenza viene ridotta in appello

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Il caso si era registrato a Vimercate, in provincia di Monza

È l’ennesima sentenza destinata a far discutere nell’ambito delle fattispecie che riguardano le violenze sessuali. Questa volta è il caso di un episodio che si è verificato a Vimercate, in provincia di Monza. Una donna è stata violentata e picchiata dal marito in una roulotte. La denuncia della figlia della donna ha consentito l’intervento delle forze dell’ordine e la condanna dell’uomo con rito abbreviato: in primo grado, il tribunale di Monza aveva stabilito una pena di 5 anni. In appello, tuttavia, la corte di Milano ha ridotto la stessa pena a 4 anni e 4 mesi, motivando questa scelta con una presunta «condotta disinvolta» della donna.



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Condotta disinvolta della donna e la corte d’appello riduce la pena per violenza

Il quadro degli eventi messo in rilievo dalla corte d’Appello mette in luce il passato della coppia. La donna avrebbe avuto altre relazioni che, secondo i giudici di Milano, avrebbero «esasperato» l’autore del reato che, fino a quel momento, «aveva subito passivamente». Nelle motivazioni della sentenza, l’uomo è definito mite, mentre il contesto familiare viene considerato degradato.



Da qui la più scarsa intensità di dolo che emerge nella sentenza d’appello. Poco importa che nel giugno del 2019, l’uomo abbia più volte minacciato la donna anche con un coltello, le abbia assestato colpi molto violenti e, nonostante la vittima implorasse di lasciarla andare, le abbia imposto anche atti sessuali. Una circostanza che non viene – lo si chiarisce – negata dai giudici della corte d’appello di Milano, che tuttavia hanno deciso di prendere in considerazione il contesto della relazione all’interno della quale si è svolta la violenza.

La donna, secondo la sentenza, oltre a frequentare altri uomini, era rimasta incinta di una persona diversa dal compagno. Quest’ultimo, inoltre, nei primi mesi di detenzione dopo il processo con rito abbreviato, avrebbe avuto una buona condotta in carcere. Tanto è bastato per uno sconto di pena di otto mesi.