Il Comune di Roma dice di aver respinto un attacco di Killnet

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Attacco degli hacker pro-Putin al sito del Comune di Roma e Flavia De Gregorio dichiara: "Gualtieri convochi riunione speciale"

Il Comune di Roma avrebbe respinto l’attacco hacker di Killnet: il sito non avrebbe subito danni. La Lista Calenda ha dichiarato: «Il sindaco informi i capigruppo sulle contromisure prese per evitare danni peggiori come accadde in Regione Lazio». Flavia De Gregorio, ora, chiede – per limitare attacchi futuri – al sindaco Gualtieri e alla presidente dell’aula Svetlana Celli: «Di convocare quanto prima una ‘riunione speciale’ sul tema della cybersecurity per informare i capigruppo capitolini sulle contromisure prese dal Campidoglio».



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Il Comune di Roma respinge l’attacco di Killnet al sito web

Poche ore fa, come vi abbiamo raccontato, il sito della Polizia di Stato subiva l’attacco DDoS – rivendicato dai gruppi Legion e Killnet – e dopo più di un giorno, il sito tornava online (anche se solo per l’Italia). Dopo aver colpito il sito della polizia di Stato e, prima, anche le pagine web del Senato e del ministero della Difesa, i criminali del web filorussi di Killnet avrebbero colpito – secondo quanto riferito – anche il sito web del Comune di Roma. L’attacco hacker, registrato lunedì 16 maggio, anche se fermato – e anche se non ha danneggiato il sistema informatico del sito, che è rimasto in piedi – mette in luce, ancora una volta, la necessità di maggiori misure di sicurezza cyber. In tal senso, c’è chi auspica maggiore attenzione e prevenzione: «Da diverse settimane abbiamo presentato un’interrogazione, cui non abbiamo ricevuto risposta, per conoscere le misure adottate dal Campidoglio per evitare episodi analoghi a quanto accaduto un anno fa al sistema informatico della Regione Lazio» – ha dichiarato Flavia De Gregorio, capogruppo della lista civica Calenda.



Lo scorso agosto, come vi abbiamo raccontato, un attacco hacker prendeva di mira il portale della salute della Regione Lazio, anche se gli utenti venivano presto rassicurati sulla protezione dei 5,8 milioni dei loro dati personali sensibili. L’attacco, però, bloccò tutte le prenotazioni per il vaccino anti Covid. I sistemi informatici vennero compromessi e disattivati, inclusi quelli del portale Salute Lazio e della rete dei vaccini. Una confusione enorme e di natura completamente diversa rispetto a quanto accaduto lunedì scorso al sito del Campidoglio, che comunque non esclude l’esposizione del nostro Paese ad attacchi hacker: «L’attacco cyber di gruppi di hacker filo russi non va preso alla leggera, perché può causare danni rilevanti», ha sottolineato Flavia De Gregorio, che aggiunge: «Ieri il sistema informatico del Comune sembra aver retto, ma è evidente che anche Roma Capitale è un obiettivo della cyber war in atto dopo l’aggressione russa all’Ucraina. Quanto accaduto desta preoccupazione per l’impatto che può avere un blocco delle attività del sistema informatico comunale». Da qui, la richiesta di De Gregorio al sindaco Gualtieri e alla presidente dell’aula Svetlana Celli per prevenire attacchi futuri: «Chiedo di convocare quanto prima una ‘riunione speciale’ sul tema della cybersecurity per informare i capigruppo capitolini sulle contromisure prese dal Campidoglio e sugli aspetti che riguardano la tutela delle attività istituzionali che possono ritrovarsi sotto attacco informatico».

UPDATE: L’articolo non mette in correlazione la notizia di un presunto attacco hacker DDoS (peraltro non rivendicato da Killnet) al Comune di Roma, con l’attacco hacker alla regione Lazio, di natura profondamente diversa. Tuttavia, ha cercato di restituire il contesto alle parole della consigliera di Azione Flavia De Gregorio che aveva parlato, appunto, dell’attacco hacker alla Regione Lazio, citandolo in occasione della notizia del presunto tentativo di Killnet contro il comune di Roma.