Le Community Notes di Twitter non funzionano come promesso

Categorie: Social Network

Analizzando due recenti tweet, uno della giornalista Rula Jebreal e l'altro di Elon Musk, emerge come il meccanismo di Community Notes non stia funzionando come dovrebbe

Community Notes Twitter è stato – come avevamo già spiegato – il solo elemento che Elon Musk ha voluto salvare della gestione precedente. Precedentemente noto come Birdwatch, si tratta di un modello corale di fact checking dei contenuti pubblicati sulla piattaforma. Cosa vuol dire? Che le informazioni fuorvianti o estremamente di parte – questa era l’idea iniziale – possono essere contestate e controbilanciate tramite delle note che aggiungano il contesto mancante. Community Notes sta funzionando così come era previsto? Secondo gli ultimi accadimenti, in particolar modo una pubblicazione sulla storia della donna transessuale picchiata a Milano la scorsa settimana, sembrerebbe proprio di no. Ma andiamo con ordine.



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Come funziona Community Notes Twitter?

La pagina dedicata sul blog di Twitter chiarisce come funzionano le Community Notes, che hanno iniziato a funzionare – come ha fatto sapere lo stesso Musk, che su suo Twitter annuncia costantemente le novità – verso fine febbraio. L’obiettivo è chiarito immediatamente: «Creare un mondo più informato dando la possibilità alle persone su Twitter di aggiungere in modo collaborativo un contesto ai Tweet potenzialmente fuorvianti».

Le note vengono lasciate dai Collaboratori, utenti che hanno fatto domanda per entrare nella Community e che sono stati valutati accertando che il loro profilo «soddisfi i criteri di idoneità». Si parte avendo la possibilità di valutare le note e, col tempo, si ottiene la possibilità di scriverle. Viene poi specificato, provando a ottenere maggiori informazioni su come si diventa Collaboratori, che «Community Notes identifica le note ritenute utili da e per gli utenti con punti di vista differenti.  Quello che viene mostrato dipende dagli utenti e non da Twitter».

Quali sono le note che vengono mostrate al pubblico? La regola è questa: «I collaboratori possono lasciare note su qualsiasi Tweet e se un numero sufficiente di collaboratori da diversi punti di vista riterrà la nota utile, questa verrà mostrata pubblicamente su un Tweet». Quello che sta dietro Community Notes viene definito «processo aperto e trasparente,per questo abbiamo reso l’algoritmo delle Note della comunità open source e pubblicamente disponibile su GitHub, insieme ai dati che lo alimentano, in modo che chiunque possa verificarlo, analizzarlo o suggerire miglioramenti».

Il caso del tweet debunkerato di Rula Jebrael

Chiarito il meccanismo, le Community Notes di Twitter stanno funzionando come dovrebbero e garantendo i risultati attesi? Prendiamo due esempi, il primo è un tweet della giornalista Rula Jebreal.

«I giudici italiani (nel caso specifico, la Procura di Milano n.d.R.) ha smascherato le bugie di Community Notes sulle donne trans che sarebbero pedofile… eppure, i fatti e la verità non hanno impedito a Twitter di diffondere note transfobiche smascherata, minacce di morte o a Musk di “condividere” una falsa citazione di Voltataire che in realtà è del pedofilo neonazista condannato Strom».

Cosa diceva la nota che è comparsa sotto il tweet in cui Jebreal dava conto di quanto accaduto in Italia alla donna picchiata?


«3 poliziotti italiani – si legge sul profilo della giornalista – hanno brutalmente aggredito, usato spray al peperoncino e preso a calci una donna trans disarmata a Milano. Criminalizzare e incitare alla violenza contro il “transgenderismo” ha conseguenze letali… la cosiddetta “ideologia gender” è usata per giustificare la discriminazione del governo». La nota di Community Notes – che ora non è più visibile poiché, probabilmente la giornalista e altre persone l’hanno contestata – precisava quanto segue (venendo anche accolta con favore da persone che hanno ringraziato Elon Musk e il suo Community Notes per, alla fine della fiera, stare bollando come falsa una notizia vera).

«Questo episodio è avvenuto a Milano, Italia il 24 maggio. L’individuo transgender sottomesso dalla polizia era stato segnalato per aver mostrato il suo pene a degli alunni e per aver minacciato di voler infettare le persone con l’HIV. Ha poi provato a sottrarsi all’arresto con violenza»: questa la precisazione che avrebbe dovuto debunkerare una falsa notizia ma che, alla fine, si è dimostrata essere la falsa notizia che prova a sviare la narrazione vera poiché la Procura di Milano ha smentito entrambi gli eventi citati. Tutto questo, in attesa dell’eventuale processo che potrebbe avere luogo dopo la denuncia per tortura che l’avvocata della vittima del pestaggio da parte di quattro agenti della Polizia locale.

Musk ha condiviso una citazione falsamente attribuita a Voltaire

Se nel primo caso abbiamo parlato di un tweet etichettato per errore, nel secondo prendiamo in esame un tweet che veicola una informazione falsa che non è stato proprio toccato. Un tweet del capo di Twitter, tra le altre cose.

A vederla così, sembrerebbe che nessuno abbia messo in dubbio minimamente quella che – come è possibile verificare facendo una serie di ricerche sul personaggio, sui suoi interventi in radio e sui suoi saggi – è una citazione di Kevin Alfred Strom (qui il saggio in cui compare la frase più e più volte erroneamente attribuita a Voltaire da diversi politici famosi tra cui il conservatore Cory Bernardi). Chi è Storm? Processato e condannato per possesso di materiale pedopornografico, Strom è qualificato come separatista bianco, negazionista dell’Olocausto e neonazista che ha fondato nel 2005 National Vanguard, organizzazione neonazista nazionalista bianca americana con sede a Charlottesville, in Virginia.

Snopes, accreditato portale di fact checking, ha debunkerato la storia di questa falsa attribuzione già a fine gennaio 2022. Una storia, insomma, che non è recente e che il meccanismo di Community Notes – se fosse realmente pluralista – avrebbe dovuto identificare in brevissimo tempo. A meno che non si facciano figli e figliastri.