Lo stupro di Roma e l’infinita tristezza dell’italiano medio (quando il colpevole non è immigrato)
01/07/2015 di Alessio Barbati
In Italia ognuno ha il suo ruolo. Così come all’occorrenza il Presidente della Repubblica esprime moniti e cordoglio con un sapiente utilizzo dell’imperativo, il popolino discute di fatti di cronaca più o meno interessanti. L’italiano medio, indignato professionista, non manca mai di esprimere il proprio parere, che altro non è che una ridondante versione dei fatti riproposta più volte in salsa diversa.
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STUPRO ROMA
Prima che si scoprisse la nazionalità del (presunto) stupratore della ragazza di 16 anni, violentata nella notte tra lunedì e martedì a Roma i più avevano puntato il dito su rom, immigrati, clandestini e streghe cattive. Una volta scoperto, non senza disappunto, che lo stupratore non solo era italianissimo, ma anche un dipendente del ministero della Difesa la colpa è passata alla ragazza. Vi pare mai possibile che una sedicenne giri da sola a mezzanotte vestita “leggera” in uno dei periodi più caldi dell’anno? Colpa dei genitori, sciagurati maledetti.
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L’Italia agli italiani è un classico intramontabile
Ai miei tempi…
E poi, improvvisamente… il genio.
Il tutto è stato perfettamente riassunto da una geniale sintesi giornalistica del buon David Colangeli
Piccolo bignami per commentare sull’internet i fatti riguardanti la violenza sessuale.a) se non è negro è lei la troia fine.
Posted by David Colangeli on Mercoledì 1 luglio 2015
Immagine di copertina da: Raccolta statistica di commenti ridondanti