Come si sta muovendo l’Italia con la legge sulla pirateria

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Dopo l'approvazione alla Camera, il nuovo disegno di legge che va a inasprire le pene e dà maggiori poteri ad Agcom in caso di violazione del diritto d'autore

Il problema della difesa e della protezione del diritto d’autore è globale e di continua attualità. Lo è anche per quel che riguarda tutti gli “abusi” degli addestramenti delle varie intelligenze artificiale che hanno iniziato a circolare nel corso degli ultimi mesi. Ma non c’è solo quello. Diritti televisivi legati ai grandi eventi sportivi, concerti, film, sceneggiati, serie tv, libri, immagini software, canzoni vengono continuamente violati. Per questo motivo, il Parlamento italiano ha avviato l’iter legislativo per una nuova e aggiornata legge anti-pirateria.



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Il testo del disegno di legge che vede come prima firmataria la leghista Elena Maccanti è stato approvato, in prima lettura, dalla Camera dei deputati lo scorso 22 marzo. Ora è atteso il passaggio al Senato per poi procedere con il voto definitivo a Montecitorio. In attesa del completamento di tutta questa procedura parlamentare, le linee guida della nuova legge anti-pirateria sono note. Sono previste sanzioni economiche più pesanti rispetto all’attuale norma e anche maggiori poteri (anche in termini di tempistiche di intervento) da parte dell’Autorità che dovrà agire per “spegnere” quasi sul nascere qualsiasi tentativo di violazione del copyright: l’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.



Legge anti pirateria, cosa prevede il nuovo testo

A livello meramente legislativo, questo ddl va a modificare alcuni punti della legge 633/41. Nello specifico, vengono modificati due articoli:

Ma non c’è solamente questo. Perché la pena per chi «esegue la fissazione su supporto digitale, audio, video o audiovideo» o detiene un’opera protetta da copyright sarà tra i 6 mesi e i 3 anni. Aumenta anche la sanzione economica che salirà fino a un massimo di  15.493.



Il ruolo di Agcom

Altro aspetto importante della nuova legge anti-pirateria riguarda il ruolo dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Agcom, infatti, avrà il potere di intervenire di urgenza per «ordinare ai prestatori di servizi, compresi i prestatori di accesso alla rete, di disabilitare l’accesso a contenuti illeciti». Così come «i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell’informazione coinvolti a qualsiasi titolo nell’accessibilità del sito web o dei servizi illegali». Entrambi questi attori dovranno intervenire entro 30 minuti dal provvedimento dell’Agcom, bloccando il DNS. Inoltre, sarà possibile individuare e tracciare gli IP “fonte” del segnale. Questo dettaglio sarà poi comunicato alla magistratura che procederà per vie giudiziarie.