Block Party su Twitter permette di ripulire il feed da menzioni e commenti molesti

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Block Party di Twitter permetterà sia agli account free che a quelli Premium di automatizzare il processo di moderazione commenti secondo criteri precisi

Fuori dalla fase beta il servizio anti-molestie specializzato di Twitter. Si chiama Block Party Twitter e funziona automatizzando il processo di moderazione del feed di chi è disposto a pagare (e non) per delegare questo compito. Gli account che generano tante interazioni, in effetti, possono avere parecchi problemi quando si tratta di moderare la massiccia mole di commenti che può arrivare. Block Party funziona andando a bloccare gli account che ritwittano o cuoricinano contenuti che vengono bollati dall’utente come cattivi e inseriti in una lista di persone bloccate.



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Come funziona Block Party Twitter nella versione free e Premium

A seconda che si paghi il servizio o meno, le funzionalità offerte da Block Party sono disponibili in tre diversi livelli. Gli account free di Twitter possono utilizzare Block Party per mettere le @mentions in una cartella di commenti bloccati, così da poterle revisionare successivamente. Il servizio fornito agli account Premium – quindi a pagamento da 12 dollari al mese – permette di fare liste di blocco, far revisionare a amici e familiari i tweet più problematici, silenziare in blocco tutti gli account finiti nelle liste di monitoraggio.



Tra filtri e liste di blocco, Block Party può senz’altro fare la differenza per chi utilizza Twitter per lavorare o ha un account spesso soggetto a commenti molesti sia per via delle tematiche trattate che per l’identità della persona che lo gestisce. Le liste possono contenere fino a cento account ognuna e i filtri possono essere impostati per rimuovere gli account spam o, ancora, per rendere visibili solo le @mentions fatte da persone seguire o alle quali l’utente ha risposto di recente.

Insomma, la personalizzazione massima dell’esperienza di moderazione dovrebbe permettere di utilizzare Twitter in maniera più agevole e di avere una timeline molto più pulita – come sottolinea anche The Verge – e priva di determinati tipi di linguaggio e espressioni di odio.