In Colombia non esistono i grillini: fallisce referendum su taglio stipendi ai parlamentari e corruzione

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La consultazione popolare non ha raggiunto il quorum

In Colombia il Movimento 5 Stelle non avrebbe vita facile. Il referendum per l’inasprimento delle pene per il reato di corruzione – e per il taglio degli stipendi dei parlamentari, cavallo di battagli degli italici grillini – non ha raggiunto il quorum. La consultazione popolare, voluta da Alleanza Verde e sostenuta anche dal neo eletto Presidente Ivàn Duque, non ha raggiunto il numero il quoziente minimo per poter esser approvato ed emanato, nonostante il 99% di chi si è recato ieri alle urne abbia espresso parere positivo sui sette quesiti presenti sulla scheda. Il quorum, però, è stato solamente sfiorato: 11,7 milioni di persone468 mila elettori in meno del numero minimo.



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I temi affrontati in questo referendum, sono in linea con i mantra del «nostro» Movimento 5 Stelle, gridati in piazza quando erano all’Opposizione e ribaditi nell’eterna campagna elettorale italiana. Sette quesiti che spaziavano dalla revisione delle norme anti-corruzione, al taglio degli stipendi per i Parlamentari (e degli altri membri delle istituzioni), passando per la trasparenza delle contrattazioni tra lo Stato e le imprese fino ad arrivare alla democrazia (più) partecipativa.

Colombia referendum, il modello «grillino» non raggiunge il quorum

La Colombia «grillina», a quanto pare, non è riuscita a scalfire le convinzioni della maggior parte degli aventi diritto al voto, nonostante il quorum sia stato sfiorato per poco meno di 500mila votanti. Tra i capitoli su cui sono stati chiamati a esprimere il loro parere, c’era anche la richiesta di maggior trasparenza nella gestione dei conti pubblici e il limite di tre mandati per i membri del Congresso e per gli incarichi delle società pubbliche.



Colombia referendum, inutile l’appoggio del nuovo Presidente Duque

Temi che non hanno convinto la maggior parte dei colombiani che hanno preferito rimanere a casa invece di recarsi alle urne. Il tutto nonostante l’appoggio al referendum da parte del nuovo Presidente della Colombia Iván Duque, eletto con le elezioni dello scorso giugno e al potere dal 7 agosto, dopo aver «sconfitto» il rivale Alvaro Uribe.

(foto di copertina: ANSA/ALICE FUMIS)