La prof che spiega ai bambini quanto sia importante fare coding per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni

Numeri, parentesi, spazi, punti. Il coding è tutto quello che c’è dietro all’utilizzo di un programma o di un’app sul nostro pc o sul nostro smartphone. Vista l’importanza che stanno acquisendo i device nelle nostre vite, possiamo quasi dire di essere sommersi dal coding. Anche se non ce ne accorgiamo, anche se ne usiamo soltanto l’effetto. Ma ci chiediamo mai perché quel video su YouTube parta proprio in quel modo? Perché quel gioco che facciamo per ingannare il tempo sulla metro o sull’autobus abbia proprio quel colore di sfondo? Sono le nuove domande di una sorta di curiosità 3.0, quelle che le nuove generazioni – soprattutto la cosiddetta Generazione Z – iniziano a porsi sempre più spesso. Per questo la professoressa Cristina Galfo ha pensato a un progetto che potesse coinvolgere proprio tutti, a partire dai bambini delle scuole primarie.

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Coding Creativo, il progetto della professoressa Cristina Galfo

Il suo blog si chiama Coding Creativo e va a trattare diversi aspetti del mondo del coding, con scopi didattici. Non sarà difficile, ad esempio, trovare esercizi per creare una cartolina di Natale personalizzata o per realizzare un’applicazione di Morra cinese. Cristina Galfo mostra i trucchi per addentrarsi nel mondo degli algoritmi, tutorial per utilizzare vari linguaggi di programmazione, articoli di spiegazione su quanto il coding possa essere utile per risolvere i problemi della vita quotidiana.

«Avvertiamo l’esigenza, da parte degli insegnanti, di sperimentare il coding – dice Cristina Galfo a Giornalettismo -. L’obiettivo che mi sono data proponendo questo progetto è quello di far migliorare gli studenti in tutte le materie. Sul sito propongo materiali per studenti di scuole di ogni ordine e grado, partendo da giochi e arrivando a esercizi di fisica e matematica».

Il progetto del Coding Creativo e il suo sviluppo

Il coding è la nuova esigenza educativa della scuola italiana. La sensazione viene data quotidianamente da tanti insegnanti che cercano di informarsi su come inserire questo aspetto nella programmazione, ma anche da alcuni progetti a livello ministeriale. E anche se il coding non è ancora entrato ufficialmente nelle scuole, è pur vero che i tempi sono maturi affinché ciò avvenga: «I ragazzi rispondono bene, anche perché sono attratti dall’aspetto ludico che do sempre ai miei esercizi – prosegue l’insegnante -. Il coding offre margini di sviluppo al pensiero computazionale e permette ai ragazzi di risolvere problemi. Offre una soluzione a un grande problema del nostro tempo: i ragazzi hanno un pensiero meccanico, mentre il coding li aiuta a sperimentare e a individuare situazioni diverse ed efficaci per risolvere problemi».

Il progetto di Coding Creativo punta proprio a entrare nella quotidianità didattica. Per i bambini più piccoli gli esercizi vengono proposti lontano dalla macchina, mentre per gli studenti più grandi è in fase di lancio una piattaforma ad hoc che permetterà agli insegnanti di conoscere meglio uno strumento che, attualmente, è in uso soltanto nelle scuole secondarie di secondo grado. «Il successo del progetto è stato inaspettato – ha detto Cristina Galfo -: gli insegnanti si stanno avvicinando sempre di più al coding creativo. Adesso manca soltanto che la scuola ufficializzi il suo interesse. Dopodiché saremo pronti a questa piccola rivoluzione nel mondo della didattica».

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