Le associazioni dei consumatori contro l’accordo Sky-Dazn: «Pasticcio assurdo»

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Il Codacons ha chiesto un incontro urgente alle parti

C’è l’accordo tra le parti, c’è l’accordo con chi ha gestito le trattative un anno fa, ma non c’è l’accordo con le associazioni dei consumatori. Il Codacons ha evidenziato come il patto Sky-Dazn, che permetterà all’emittente satellitare di trasmettere le partite del campionato di Serie A nonostante l’esclusiva dell’OTT, sia in realtà «un pasticcio». Stando all’associazione dei consumatori, infatti, gli utenti – per comprendere i reali costi dell’operazione – saranno costretti ad «addentrarsi nei meandri delle varie possibili combinazioni di abbonamenti, attivazioni e tariffe incrociate».



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Patto Sky-Dazn, il Codacons è contrario a questo tipo di accordo

Secondo il Codacons, il problema che maggiormente si pone è quello di non essere stati chiari, con l’utente, sul rapporto tra la concurrency (e quindi la visione contemporanea degli eventi in streaming su diversi dispositivi) e i costi di questa operazione. Quale sarà – si chiede il Codacons – il ruolo di Zona Dazn e quale sarà il vantaggio per l’utente? Quest’ultimo potrà permettere a un altro utente che usi la sua password di vedere lo stesso evento da una diversa connessione internet? Per il Codacons, in virtù dell’accordo con Sky, la visione contemporanea su due dispositivi collegati a reti diverse sarà di 59,89 euro/mese. Questo in attesa di un chiarimento definitivo sui tempi e i modi della concurrency.



In ogni caso, il Codacons ha chiarito che uno dei punti deboli di questo accordo è anche il fatto di non aver previsto in alcun modo sconti o agevolazioni per gli storici clienti di Dazn e per gli abbonati di Sky. Per questo motivo, ora, l’associazione dei consumatori ha chiesto un incontro urgente alle due realtà per avere chiarimenti ulteriori su cosa comporterà in futuro e sui reali vantaggi per gli utenti dell’emittente satellitare e dell’OTT.