Claudio Borghi minaccia Maurizio Molinari, ma Tajani e il M5S lo richiamano all’ordine

Oramai è noto per il suo carattere focoso e furente, ma poi si rischia di esagerare richiamando a giochi di potere di chi è sul trono e decide le sorti altrui. Le battaglie social di Claudio Borghi sono quotidiane e una lunga discussione con il profilo Twitter del Parlamento Europeo in Italia è sconfinata nelle minacce nei confronti del responsabile dei media Maurizio Molinari. Uno scambio di tweet al vetriolo, con il presidente della Commissione Bilancio della Camera che, alla fine, ha minacciato la rimozione di Molinari dal suo ruolo nel Parlamento Europeo.

Motivo del contendere è stata un’accesa discussione tra i due su Twitter. Tutto è nato da un’infografica dell’account dell’Eurparlamento (versione italiana) su un sondaggio di Eurobarometro per il quale il 65% degli italiani è favorevole all’euro. Un sondaggio a cui Claudio Borghi ha risposto senza giri di parole: «Sarete spazzati via… Preparate le scatole di cartone». Dopodiché un botta e risposta con un altro utente e l’intervento di Maurizio Molinari (responsabile media del Parlamento europeo in Italia): «Non si sta scaldando un po’ troppo? Invitiamo insieme tutti gli italiani ad andare a votare il 26 maggio e, con gli altri cittadini europei, decideranno loro che direzione dovrà prendere l’UE. Per ora i due terzi degli italiani sono pro Euro, che le piaccia o no».

Claudio Borghi ha minacciato Maurizio Molinari

Il climax ascendente inizia ad affrontare la propria ascesa verso il picco massimo. «Ah bene, È lei l’autore del capolavoro. Ottimo – risponde Claudio Borghi -. Quindi il parlamento fa propaganda sulla base dei sondaggi che lui stesso commissiona. Interessante. Mi fa una bella infografica del parlamento europeo contro l’immigrazione dato che la maggioranza degli italiani è contraria?». Provocazione a cui Molinari risponde: «Ma quale propaganda, mi trovi un dato errato nei tweet invece di sproloquiare? A fare propaganda è chi millanta un solo morto nel Mediterraneo nel 2019! Ma si sa occhio non vede cuore non duole!».

Tajani e il M5S lo rimettono in riga

Ed ecco che sale sul trono chi ha il potere e arriva la minaccia: «Penso che lei non sia lucido e non sia adeguato per il ruolo che ricopre – scrive Claudio Borghi -. Provvederemo dopo le elezioni a far presente la cosa al nuovo ufficio di presidenza del Parlamento UE. A presto». L’apice è stato raggiunto? Assolutamente no. Il presidente della Commissione Bilancio della Camera va a scandagliare tra i vecchi tweet di Molinari andandolo a punzecchiare su sue dichiarazioni su Berlusconi, Salvini e Meloni. Uno spettacolo indecoroso a cui ha voluto mettere un freno anche il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, che su Twitter ha risposto a Borghi così: «Maurizio Molinari è un funzionario del Parlamento Europeo e non tocca a sia pur importanti politici italiani minacciare la sua rimozione per aver dato notizie o aver espresso opinioni a loro non gradite. Difendo l’autonomia della Istituzione che presiedo e respingo con forza ogni minaccia». Insomma, una figuraccia in diretta social e internazionale.

Ma la reprimenda a Claudio Borghi non si ferma qui. Anche la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo ha preso la parola, condannando le parole e l’atteggiamento del presidente della Commissione Bilancio alla Camera: «Le parole di Claudio Borghi su Twitter contro un dipendente del Parlamento europeo sono assurde e fuori luogo. A Maurizio Molinari va la nostra solidarietà. A Borghi consigliamo di chiedere scusa. Fare politica significa ascoltare tutti, soprattutto chi esprime con civiltà idee diverse. È proprio praticando questo principio che la nostra democrazia diventa più forte e autorevole».

(foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI + ANSA/CLAUDIO PERI)

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