Quelle sulla sospensione di Dritto e Rovescio e Fuori dal coro erano solo voci

Dopo un paio di giorni in cui si è creato hype attorno alle voci sulla chiusura di Fuori dal Coro e Dritto e Rovescio, arriva la smentita dei conduttori

02/12/2021 di Ilaria Roncone

La storia della sospensione di Dritto e Rovescio e di Fuori dal Coro, alla fine, era solo una storia. Come vi avevamo raccontato ieri, tra le voci sulle ferie natalizie prolungate – circa un mese e mezzo, dal 9 dicembre al 27 gennaio – iniziali e l’arrivo sui giornali di citazioni attribuite a Berlusconi, fino alla tarda serata del 1° dicembre si è pensato che le due trasmissioni dovessero essere chiuse per via delle posizioni no vax assunte dai conduttori. La smentita della chiusura Fuori dal Coro e Dritto e Rovescio arriva direttamente dalle parole di Paolo del Debbio e Mario Giordano.

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Arrivano i chiarimenti su chiusura Fuori dal Coro e Dritto e Rovescio

Sospensioni prolungate, chiusure per le posizioni no vax: nulla di tutto questo sembra essere confermato da Mediaset in alcun modo e, alla fine, dopo che si è creato l’hype attorno alle notizie per un paio di giorni da parte dei conduttori – con conseguenti benefici anche per gli ascolti – i conduttori hanno fatto la loro comparsa in scena. Mario Giordano lo ha fatto su Twitter, sottolineando in primis i «grandi ascolti e record stagionale per #fuoridalcoro», oltre a ringraziare per il sostengo e l’appoggio che voci del genere hanno inevitabilmente scatenato.

Quanto a Del Debbio, già a Un Giorno da Pecora aveva confermato di non aver ricevuto nessun ordine di servizio in merito alla sospensione del suo programma. «Io non occhieggio a nessuno – ha affermato – e i No Vax mi attaccano spessissimo, ultimamente anche su WhatsApp», aggiungendo anche di aver fatto la terza dose e di essere favorevole al vaccino. Oltre a questo, il conduttore di Dritto e Rovescio ha anche detto di aver parlato – come riporta Repubblica – con Mauro Crippa, ovvero il direttore generale per l’informazione Mediaset: «Lui mi ha garantito che si chiude il 16 dicembre e si riapre il 13 gennaio, come sarebbe stato nella norma perché di mezzo c’è l’Epifania. Che è quello che per me fa testo, il resto sono chiacchiere, io mi fido di lui».

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