Secondo Salvini, quelli che lo hanno contestato a Mondragone sono centri sociali di sinistra al servizio della camorra

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E ha anche insistito sulla retorica dei figli di papà

Secondo Matteo Salvini, che è stato costretto a interrompere il suo comizio a Mondragone dopo che diversi gruppi di contestatori gli hanno lanciato oggetti e bottiglie d’acqua e dopo che qualcuno ha anche staccato l’impianto elettrico che gli permetteva di amplificare il suo comizio, i contestatori fanno parte dei centri sociali di riferimento della sinistra, che sono al servizio della camorra. Accuse molto forti nei confronti di chi contesta Salvini a Mondragone: secondo il leader della Lega non c’è un problema politico, quanto un problema di pubblica sicurezza.



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Chi contesta Salvini a Mondragone, secondo il leghista è la camorra

«Centri sociali al servizio della camorra – ha detto Salvini nella concitazione del momento, parlando con una donna che aveva chiesto lumi sulla situazione dopo l’interruzione del comizio -: persone che sono anche figli di papà e che preferiscono la malavita e le occupazioni abusive alla gente perbene. Mi dispiace per i tanti cittadini perbene e per la polizia che deve tenere a bada questi figli di papà. Il problema di Mondragone è la malavita che occupa alcuni edifici, ma a questa gente qui evidentemente sta bene così».



I contestatori – alcuni che fanno riferimento al partito politico Potere al Popolo – sono sembrati decisamente politicizzati più che persone al soldo della criminalità organizzata. Ma evidentemente, Matteo Salvini non ha gradito il trattamento ricevuto e ha cercato di buttare il pallone in tribuna – come si suol dire – per giustificare l’interruzione del suo comizio. Dunque, ha tirato in ballo addirittura la camorra che non lo avrebbe voluto a Mondragone e che, per questo motivo, avrebbe organizzato una protesta contro di lui.

Chi contesta Salvini a Mondragone, davvero

A organizzare la contromanifestazione al comizio di Matteo Salvini sono stati Potere al Popolo – una realtà della sinistra che in Campania ha delle radici molto forti e che si è sempre contraddistinta per la lotta alla criminalità organizzata, nei suoi punti di riferimento programmatici che stanno alla base della fondazione del partito -, ma anche i Cobas e i sindacalisti dell’Usb (Unione sindacale di Base). In più, diversi cittadini che hanno evidentemente idee diverse dal leader della Lega.