Il sottotesto de «L’immigrato» di Checco Zalone è «L’Italiano» di Toto Cutugno

06/12/2019 di Redazione

C’è apparente banalità di temi, c’è l’inseguimento dei luoghi comuni. Checco Zalone, del resto, lo ha sempre fatto nei suoi film e lo ha sempre ricercato in quelle pellicole di successo che hanno continuamente sbancato il botteghino. Il suo nuovo film Tolo Tolo sarà nelle sale dal prossimo 1° gennaio. Intanto, è stato pubblicato una sorta di singolo che fa da anteprima all’uscita della pellicola nelle sale: si chiama L’Immigrato ed è una canzone che riprende alcune immagini del film e che riporta tutte le frasi che notoriamente vengono riprese da una certa propaganda politica sul tema dell’accoglienza.

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L’immigrato di Checco Zalone e il suono simile a L’Italiano di Toto Cutugno

La canzone è in realtà una ballata molto simile, nel ritmo e nella cadenza, a L’italiano di Toto Cutugno. Uno dei brani più famosi dell’intera musica italiana che, non a caso, era ricco di stereotipi sui nostri connazionali. Spaghetti al dente, buongiorno Italia, buongiorno Maria, la chitarra in mano eccetera.

Il messaggio di Checco Zalone

Ecco che Checco Zalone ribalta la prospettiva e inserisce, uno dopo l’altro, tutti i luoghi comuni sulla propaganda sull’immigrazione. Quelli che ti fermano ai semafori, i porti spalancati, quelli che rubano le mogli agli italiani, quelli che te li ritrovi a casa tua, quelli del ‘quanti ne ospiti a casa tua’. A un certo punto, la citazione de L’italiano di Toto Cutugno sembra essere evidente quando il co-protagonista del video, in una pausa della canzone dice «prima l’italiano» che ha la stessa metrica e lo stesso inserimento nella costruzione della ballata del famoso «sono un italiano».

Ovviamente, il brano ha suscitato divisioni. C’è chi ha già pensato ad attaccare Checco Zalone per la sua propaganda pro-immigrazione, chi invece si ferma in superficie e sostiene che il suo video sia molto pericoloso perché potrebbe essere interpretato come una pulsione sovranista. Lo scopo di una pellicola come Tolo Tolo è comunque quello di far discutere e di attirare al cinema milioni di persone. Il messaggio c’è, ma è celato tra le pieghe del film. A partire dal suo trailer di presentazione.

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