Le svastiche a Cavriago nel giorno della vigilia della Liberazione

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Il simbolo nazista è stato realizzato nonostante le misure di lockdown, davanti al palazzo comunale

Il palazzo del municipio di Cavriago imbrattato con una svastica, una macchina della polizia municipale idem. Il tutto alla vigilia del giorno della Liberazione dal nazifascismo e in pieno lockdown vista l’emergenza coronavirus. Qualche ora fa, infatti, sono stati ritrovati questi simboli proprio in zona municipio, uno sfregio alla memoria e un vero e proprio disprezzo delle regole, perché chi ha compiuto questo gesto ha sicuramente commesso una violazione rispetto alle misure di distanziamento sociale e di contenimento in questa emergenza coronavirus.



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Cavriago, le svastiche davanti al municipio

Per farci capire quanto possa essere sensato parlare di nazifascismo e di imminente ritorno delle sue simbologie, il gesto vandalico e di mancato rispetto nei confronti delle istituzioni e della storia del nostro Paese ripropone l’urgenza di animare un dibattito serio e privo di slogan propagandistici sul tema.



In Italia le aggressioni di stampo nazifascista si sono moltiplicate negli ultimi due anni e hanno avuto anche vasta eco mediatica. Il gesto di Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, ne è una indiretta conferma. Dure le parole di Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, che domani sarà a Marzabotto per commemorare la giornata della Liberazione, sul luogo di una delle più crude stragi nazifasciste della nostra storia.



«Domattina sarò a Marzabotto, assieme alla Sindaca Valentina Cuppi, a celebrare la Festa della Liberazione. E il ritorno per il nostro Paese alla pace, alla democrazia, alla libertà – ha detto Bonaccini -. Vorrei che gli autori di questo ignobile gesto, avvenuto a Cavriago poche ore fa, fossero costretti a venire con me domani al Sacrario dei Caduti e a fissare uno ad uno i volti e i nomi delle centinaia di vittime innocenti trucidate dai nazifascisti. Tra queste, anche tanti bambini».