L’ombra lunga dell’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal si allunga sulla Russia e fa scattare un boicottaggio generale su Mosca da parte di buona parte delle potenze mondiali schierate in sostegno al Regno Unito.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di espellere 60 ufficiali dell’intelligence del Cremlino (48 impiegati dell’ambasciata a Washington e 12 inviati alle Nazioni Unite) e, allo stesso tempo, di chiudere il consolato a Seattle. Gli espulsi avranno sette giorni per lasciare gli Stati Uniti.
Si sono mossi anche l’Italia e altri 13 Paesi dell’UE. Roma ha deciso di allontanare due diplomatici russi:
A seguito delle conclusioni adottate dal Consiglio Europeo del 22 e 23 marzo scorso, in segno di solidarietà con il Regno Unito e in coordinamento con partner europei e alleati Nato il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha notificato oggi la decisione di espellere dal territorio italiano entro una settimana due funzionari dell’ambasciata della Federazione Russa a Roma accreditati in lista diplomatica
Tra i Paesi che hanno varato la linea dura nei confronti di Mosca ci sono la Germania, Francia e Polonia.
Today 14 EU Member States decided to expel Russian diplomats as direct follow-up to #EUCO discussion last week on #SalisburyAttack. Additional measures including further expulsions are not excluded in coming days, weeks.
— Donald Tusk (@eucopresident) 26 marzo 2018
La reazione di Vladimir Putin non si è fatta attendere e ha promesso che ci sarà presto una contro-reazione.