Meglio ammettere l’errore (come ha fatto Puyol) che dare la colpa all’hacker (come ha fatto Casillas)

Dopo il tweet in cui faceva il presunto "coming out". In realtà, si è trattato di un messaggio che voleva essere polemico e che si è rivelato un boomerang

10/10/2022 di Gianmichele Laino

All’improvviso, il polverone. Sembrava averlo sollevato Iker Casillas, portiere spagnolo campione del mondo, con un tweet in cui – in apparenza – stava facendo coming out. Sarebbe stata una svolta per tutti coloro che considerano l’omosessualità ancora un tabù nel mondo del calcio. Ma la prima spia rossa si era accesa quando anche Carles Puyol, compagno di nazionale di Casillas, aveva risposto al tweet, chiedendo al portiere di raccontare la loro storia. Tempo qualche minuto: il tweet è stato rimosso e poi è arrivata la dichiarazione di Casillas, che rischia di essere il più clamoroso autogol che un portiere non sia riuscito a parare. È il solito ritornello: l’account di Casillas hackerato, il ripristino del suo profilo Twitter, le scuse e il tentativo di far passare tutto sotto silenzio. Ovviamente, era troppo tardi.

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Casillas hackerato, la scusa nel tweet. Sarebbe stato meglio ammettere l’errore

casillas hackerato

Dopo questa uscita pomeridiana, tutti i social network sono impazziti. Sembrava piuttosto strano, per una persona celebre come Casillas, un’uscita di questo genere. Soprattutto vista la tematica affrontata. E infatti i sospetti sono arrivati: i primi a rendersene conto sono stati tutti coloro che hanno voluto associare questa uscita del portiere agli ultimi gossip sulla sua vita privata. Dopo la separazione con la giornalista Sara Carbonero, infatti, a Casillas sono state attribuite dalla stampa sportiva e non solo diverse altre relazioni. Per cercare di prendere in giro tutti coloro che stavano diffondendo queste voci, allora, Casillas ha pensato di scrivere questo tweet. Un boomerang. Una costruzione dal basso finita malissimo.

E Puyol, amico di sempre, non ha fatto altro che partecipare a questa fiera dell’assurdo. Ancora una volta, personaggi famosi, pubblici, con vastissimo seguito reale e virtuale che non si rendono conto della potenza dei social network. E Casillas dimostra di non rendersene conto nemmeno nel suo tweet di scuse. Quasi a non voler ammettere l’errore, sostiene che il suo account Twitter sia stato hackerato:

Migliore, senza dubbio, la gestione della crisi di Puyol che, quantomeno, ha detto la verità: è stato parte di uno scherzo di pessimo gusto, di un gesto che ha ferito tutta la comunità LGBT:

Insomma, l’ex capitano del Barcellona ha detto la verità, non nascondendosi dietro a scuse banali. La storia dell’hacker, per favore, lasciatela ai boomer.

NB. L’articolo contiene delle opinioni personali dell’estensore

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