Tutti quelli (e sono tanti) che dicono che Candreva ha sbagliato

Sono due principalmente le accuse che vengono mosse ad Antonio Candreva, il calciatore dell’Inter che, nella giornata di ieri, ha mostrato l’intenzione di pagare la mensa alla ragazzina di Minerbe esclusa dal servizio dal sindaco della Lega che aveva preparato, per lei, un pasto a base di scatoletta di tonno e cracker. La prima è quella di essere un calciatore di Serie A che, visti gli stipendi, può permettersi di fare gesti benefici come questo: pertanto non c’era bisogno di sponsorizzare l’iniziativa.

Candreva, le critiche al gesto del calciatore dell’Inter

La seconda accusa mossa a Candreva è quella di aiutare una bambina straniera e di mettere in secondo piano i bambini italiani. Basta fare un giro sui social network, andare a cercare i post di verie testate – anche quello di Giornalettismo – per scoprire un certo sentiment diffuso, minoritario ovviamente ma non trascurabile, in merito al gesto di Antonio Candreva.

«Sarebbe un bel gesto pagare a tutti i bambini della classe, per evitare discriminazioni» – si legge in un commento. «Sarebbe stato ancora più bello se avesse mantenuto l’anonimato» – ricorda un altro utente dei social network. Poi, si passa a quel principio ‘prima gli italiani’ tanto caro al nostro governo: «Bambini italiani non pagate più le mense scolastiche, tanto ci pensa Candreva, se non lo fa potrebbe essere accusato di razzismo..».

Le accuse rivolte a Candreva sui social network

Insomma, secondo queste persone – e tante altre che potete trovare in giro sui social network – il calciatore dell’Inter avrebbe sbagliato a comportarsi così. Come se l’umanità dipendesse da quanti soldi uno ha in tasca o dall’etnia delle persone verso cui si dirige il gesto benefico. C’è anche chi – da influencer del sovranismo – ricorda i trascorsi di Antonio Candreva, specialmente all’interno del suo matrimonio fallito: «Candreva è il nuovo “la sinistra riparta da”, per aver pagato la mensa alla bambina straniera a Verona. Peccato che, secondo quanto dichiarato dalla sua ex moglie Valentina, il calciatore non sia stato così generoso con la loro bimba».

Ovviamente, mescolare le vicende private con quelle pubbliche non è mai auspicabile. Eppure, il gesto di Candreva deve essere sembrato così rivoluzionario da avere necessariamente bisogno di un contrappeso. Del resto, il calciatore dell’Inter non è nuovo a queste iniziative benefiche: ai tempi della Lazio aveva partecipato a una campagna di Atac per la Onlus Casa di Ibrahima che aiutava bambini del Senegal. Inoltre, l’anno scorso si occupò da vicino di uno steward a cui venne asportata la milza in seguito a una pallonata involontaria ricevuta dallo stesso calciatore.

FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI

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