Lo schema interattivo per conoscere il bonus spesa in ogni singolo Comune

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Oltre 55 milioni alla Lombardia, poco più di 15 solo a Roma

Quel che sembravano essere numeri asettici, ora diventano realtà sul territorio. Dopo la firma dell’ordinanza numero 658 da parte del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, quei 400 milioni di euro annunciati dal governo per far fronte – temporaneamente – all’emergenza economica dei cittadini sono stati ridistribuiti secondo alcuni criteri. Dopo la ripartizione si darà il via ai cosiddetti buoni spesa che i comuni daranno ai lori cittadini, in base al loro reddito.



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L’ordinanza firmata da Angelo Borrelli, dunque, non si basa solamente sul numero di cittadini che vivono in un determinato comune, ma utilizza come misura preventiva di distribuzione anche gli indici legati al reddito medio dei residenti. Questo calcolo ha portato a una suddivisione non solo regionale, ma per ogni singolo comune d’Italia. Da Nord a Sud. La quota maggiore, parlando di città, è andata a Roma – centro più popoloso del nostro Paese – con circa 15 milioni di euro da redistribuire come buoni spesa alle persone che ne hanno maggiore necessità. Questi tutti i criteri:



a) una quota pari al 80% del totale, per complessivi euro 320 milioni, è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune, salvo quanto previsto al punto c);
b) una quota pari al restante 20%, per complessivi euro 80 milioni è ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. I valori reddituali comunali sono quelli relativi all’anno d’imposta 2017, pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’economia e delle finanze;
c) il contributo minimo spettante a ciascun comune non può in ogni caso risultare inferiore a euro 600; inoltre, al fine di tenere conto del più lungo periodo di attivazione delle misure di contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, viene raddoppiato il contributo assegnato ai comuni di cui all’allegato 1 del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° marzo 2020.  La quota di cui al punto a) relativa ai comuni con popolazione maggiore di centomila abitanti è decurtata, proporzionalmente, dell’importo necessario ad assicurare il rispetto dei criteri di cui alla presente lettera.

Buoni spesa, la redistribuzione dei 400 milioni

Circa la metà rispetto ai fondi che andranno nella Capitale sono stati destinati a Napoli (7,6 milioni) e Milano (7,2). La Lombardia, però, risulta essere la Regione che – con 55,9 milioni di euro – usufruirà della fetta più consistente di quei 400 milioni di euro. In particolare, il Comune i Codogno riceverà 169 mila euro. Un discorso simile anche per quel che riguarda l’altro primo focolaio italiano, Vo’ Euganeo, che riceve 42mila euro. Ecco l’elenco della distribuzione per ogni singolo comune d’Italia