Il 1° gennaio c’è stato un “2022 bug” che ha colpito il servizio mail di Microsoft Exchange

In molti lo hanno ribattezzato Bug Y2K22, in memoria del millennium bug o Y2K

02/01/2022 di Redazione

A volte basta lo scoccare di un nuovo anno per creare problemi ai sistemi informatici. Qualcuno ricorderà sicuramente il caso del Millennium Bug, il famoso terrore – particolarmente enfatizzato da media che non avevano ancora molta familiarità con il digitale – che il mondo si potesse bloccare all’improvviso a causa di un problema nell’elaborazione delle date che non avrebbe tenuto conto del passaggio al nuovo millennio. Qualcosa di apparentemente molto simile si è verificato per Microsoft Exchange, il servizio di rete per la collaborazione online e per lo scambio di mail interno a un’azienda o a un’organizzazione, esattamente allo scoccare della mezzanotte del 1° gennaio 2022. In tanti, online, hanno ribattezzato questo problema bug Y2K22, proprio come quel bug Y2K che aveva spaventato il mondo all’inizio del nuovo millennio. Il bug Microsoft Exchange è stato riconosciuto dall’azienda, che si è messa al lavoro per cercare di risolverlo: i tecnici, a partire dalla giornata di ieri, sono impegnati h24 per cercare di limitare al massimo i danni.

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Bug Microsoft Exchange, cosa sta succedendo

Il problema sta nel sistema di scansione dei malware e nella denominazione degli aggiornamenti utilizzata da Microsoft. L’azienda, infatti, per rendere maggiormente individuabili i singoli aggiornamenti impiega una notazione che, nelle sue cifre iniziali, prevede l’inserimento della data del giorno, secondo la scansione americana (anno, mese, giorno). Dunque, gli aggiornamenti malware del 2022 avrebbero avuto come cifre iniziali 220101 davanti a un altro numero di 4 cifre.

Il problema, tuttavia, è che il sistema di Microsoft Exchange può supportare al massimo il numero 2.147.483.648, con la conseguenza che tutti gli aggiornamenti del nuovo anno (che iniziano quindi con il numero 22) risultano non validi. Questo problema ha impedito l’invio delle mail aziendali a partire dalla mezzanotte del 1° gennaio, quando è scattato il nuovo anno. In realtà, essendo il problema riguardante la scansione dei malware, i messaggi non vengono perduti, ma vengono semplicemente messi in coda, senza scansione. Ciò impedisce però, nel pratico, di inviare e di ricevere le segnalazioni. L’alternativa sarebbe quella di disattivare la scansione dei malware: questa operazione sbloccherebbe l’invio di mail, ma esporrebbe le aziende a potenziali attacchi hacker. Il che significa passare dalla padella alla brace.

Microsoft ha comunicato che spera di risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Ma questo episodio ci mostra ancora una volta come le vulnerabilità dei sistemi digitali possono essere nascoste dietro l’angolo. E che nemmeno un semplice passaggio di data può essere dato per scontato.

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