Dopo la revisione di Roe vs Wade, su TikTok si diffonde la disinformazione sull’aborto a base di erbe

Ci sono diversi video che, sfruttando gli hashtag molto seguiti sul concetto di "magia", stanno dando informazioni scorrette su metodi naturali per abortire

29/06/2022 di Redazione

Non è un caso – e non c’è nulla di male – nel seguire degli hashtag su TikTok a tema magia: #witch, #witchcraft e #witchtok hanno generato un numero decisamente significativo di contenuti recentemente. Questo grazie sia all’interesse dei più giovani per la storia della magia in generale, sia per la grande diffusione del tema fantasy nelle loro principali fonti di consumo: film, serie tv, videogame. Innocente evasione, in una piattaforma di intrattenimento. Il problema, invece, è quando questi hashtag molto popolari vengono utilizzati per diffondere disinformazione. E in un momento storico come quello che stiamo attraversando, con la Corte Suprema USA che ha revisionato la sentenza Roe vs Wade sull’aborto rendendolo impossibile in diversi stati dell’Unione, diffondere disinformazione su un tema così delicato come questo potrebbe creare davvero un effetto sbagliato sulla giovane opinione pubblica.

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Bufale TikTok sull’aborto: i video sui rimedi “magici”

Un’inchiesta di Input – che ha preso in considerazione, tra le altre cose, anche l’esperienza della tiktoker Katy Willis (che ha spesso affrontato, in maniera etica, le tematiche della magia sui suoi profili) – ha mostrato come, sfruttando gli hashtago come #witch, #witchcraft e #witchtok, si possa facilmente finire su feed che parlano di presunti rimedi naturali, come l’utilizzo di miscugli di erbe, per abortire.

Ogni giorno dopo il 24 giugno, sulla piattaforma, sono comparsi video in cui si mostrava come miscugli di artemisia, cannella, partenio e semi di papaia potessero essere delle presunte alternative all’aborto. A mettere in guardia da questi video – con decine di migliaia di visualizzazioni – è la stessa Katy Willis, che sta conducendo una battaglia di sensibilizzazione sul tema molto importante per una community che, avendo i suoi stessi interessi, può essere particolarmente sensibile a contenuti come questi. O che vi si può imbattere in maniera molto più facile.

In effetti, ci sono due problemi: quello della disinformazione, ovviamente, ma anche quello di tantissimi utenti che – da quando questi video sono in circolazione – non fanno altro che rivolgere delle domande agli esperti del campo, chiedendo loro se miscugli di erbe possano effettivamente essere efficaci sostitutivi dell’aborto. La risposta, ovviamente, è no: i rimedi sono l’intervento o la pillola abortiva, mentre ingerire delle sostanze potenzialmente tossiche può anche comportare – nei casi più estremi – la morte del soggetto.

In presenza di video che riescono a diffondersi sfruttando degli hashtag molto generici (i video su #witch, #witchcraft e #witchtok parlano di tutto, anche di argomenti molto più innocenti), si rende la vita molto difficile ai moderatori della piattaforma. Che, quindi, individueranno i video contenenti false informazioni soltanto dopo che gli stessi si siano diffusi in maniera significativa. È un problema che non si può sottovalutare.

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