Ancora Saolini in azione: stavolta è uno scrutatore che denuncia brogli contro il M5S

A metà tra satira e fake news, è questo il confine molto labile all’interno del quale si muove Gian Marco Saolini. Il personaggio che, attraverso i social network, diffonde video complottistici su qualsiasi grande evento di attualità italiana ha colpito ancora. E dopo la clip sul giornalista in giuria a Sanremo 2019 che ha denunciato il complotto ai danni di Ultimo per far vincere Mahmood e far contenta la sinistra, è la volta dell’accusa sui presunti brogli elettorali in Sardegna.

Bufala scrutatore in Sardegna: il video di Saolini

«A tutti gli italiani – dice Saolini -. Quello che sta accadendo in Sardegna è gravissimo. Sono stato chiamato come scrutatore qui sull’isola: stanno annullando tutti i voti al Movimento 5 Stelle». Saolini pronuncia queste frasi con la solita voce concitata, davanti a una scuola (che in realtà risulta essere a Ciampino e non in Sardegna) e con un messaggio brevissimo, che possa diventare virale nel minor tempo possibile.

«Ogni volta che esce un voto per il Movimento 5 Stelle – continua Saolini – intervengono per mettere una croce sopra la scheda e far diventare il voto nullo. Mi hanno chiesto di uscire perché volevo denunciare il fatto e mi hanno anche detto di stare zitto. Io, invece, voglio dirlo a tutti».

Ovviamente, non si può parlare di brogli in Sardegna: il video mira a diventare virale soprattutto tra l’elettorato pentastellato che, molto spesso, è caduto in questi tranelli. Le operazioni di voto in Sardegna si sono svolte con regolarità, mentre lo scrutinio – a causa della nuova legge elettorale introdotta sull’isola che prevedeva la novità del voto disgiunto – è andato avanti a rilento. Ma si tratta di ordinaria amministrazione: per ultimare tutte le operazioni, nel 2oo9, in Sardegna vennero impiegati nove giorni.

Il video di Saolini, nonostante la sua fama, è diventato virale. In molti lo hanno condiviso, consapevoli del fatto che si sia trattato di una clip satirica. Ma altre persone – in base ai commenti lasciati in pagina – non sembrano essersi accorti dello scopo dell’autore del video e lo hanno scambiato per una vera denuncia del complotto.

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