La bufala sulla polizza antistupro delle studentesse americane, ingiustamente attaccate

09/09/2017 di Redazione

La polizza antistupro delle due studentesse che hanno denunciato di essere state violentate a Firenze da due carabinieri è stata uno dei primi particolari a emergere di questa vicenda. E invece non è vero niente: «Non hanno nessuna polizza antistupro», ha detto uno dei due avvocati che assiste le ragazze, Gabriele Zanobini, a Repubblica. Una precisazione che il legale si è sentito di fare, dopo tutte le nefandezza che sono state dette sulle due presunte vittime di violenza sessuale negli ultimi giorni.

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Sui social c’è chi le ha accusate di essersela cercata, mentre molti giornali continuavano a sottolineare come le due studentesse americane avessero sottoscritto una polizza antistupro, lasciando intendere che potessero quindi avere un certo interesse a denunciare come violenza un rapporto consenziente. «Le ragazze non hanno nessuna polizza antistupro, ma soltanto una generica assicurazione che di prassi le università americane stipulano: riguarda il furto e le rapine», spiega il legale, svelando un «Loro neppure erano a conoscenza di questa cosa. Non lo sapevano».

L’ASSICURAZIONE SU FURTI E RAPINE DIVENTATA POLIZZA ANTISTUPRO

Un’assicurazione generica, non una polizza antistupro, di quelle che normalmente gli stranieri facoltosi sottoscrivono nel momento in cui trascorrono un periodo all’estero. Chi – sui social e più subdolamente attraverso i giornali – ha accusato le due studentesse americane di aver denunciato un rapporto consenziente come violenza, solo per guadagnarci un risarcimento – forse dovrebbe chiedere scusa. E rispettare le due ragazze, nell’attesa di conferme sulla violenza che denunciano di avere subito.
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