No, il ministero della Difesa italiano non sta chiamando alle armi i giovani nati tra il 1990 e il 2003

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Si tratta di un documento che sta trovando spazio su piattaforme social e di messaggistica ma che, verificando, riporta una bufala clamorosa

Quello che vedete in questo articolo è la prassi in una situazione di pace, figuriamoci allo stato attuale delle cose. Ci sono persone che si divertono a creare messaggi – in questo caso imitando una circolare del ministero della Difesa italiano – e ad affidarli a rete e piattaforme di messaggistica attendendo, come è ovvio che sia soprattutto in un clima del genere, che si diffondano a macchia d’olio. E mentre loro si divertono, credendosi magari anche furbi, questa finta circolare chiamata alle armi Italia.



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La finta circolare chiamata alle armi Italia firmata da un generale

Come si vede nel testo allegato la presunta circolare del ministero della Difesa italiano l’oggetto è la «verifica di idoneità» di tutti i giovani nati dal 1990 (che devono quindi fare 32 anni quest’anno) al 2003 (che hanno tra i 18 e i 19 anni attualmente). La richiesta è, per tutte le persone in questa fascia d’età, di presentarsi presso il distretto militare nella cui circoscrizione è compreso il comune di residenza o – comunque – nel distretto più vicino al domicilio.

«I soggetti – si legge nella circolare – saranno sottoposti a dei test volti a verificare l’idoneità fisiche e psichiche»: si può notare qui anche un errore grammaticale, un grande classico di presunti documenti creati a nome di questa o quella istituzione. Alla fine si legge che tutti coloro che saranno in possesso dei requisiti fisici e psichici necessari potranno essere arruolati nell’Esercito Italiano in caso di necessità. In fondo alla circolare compaiono anche nome e firma di un generale, rendendo il documento di maggiore impatto  una prima e superficiale lettura.



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In un momento di massima sensibilità di tutti i popoli coinvolti più o meno direttamente nella questione è ancora più importante verificare le notizie e diffidare da qualunque contenuto giri massicciamente su social e piattaforme di messaggistica. Andando a battere in rete Generale Carmine Masiello, inoltre, è facile verificare che c’è effettivamente un militare in questo ruolo che si chiama così. Dopo le opportune verifiche – che anche i colleghi di Bufale.net hanno condotto – e alla luce degli anche degli errori che abbiamo individuato nel documento, possiamo affermare con certezza che l’Italia non sta chiamando alle armi il suo popolo.

È ragionevole – se non addirittura ovvio – che una notizia del genere verrebbe riportata dalle maggiori testate nazionali e verrebbe data in un contesto ufficiale come una diretta a reti unificate. Attualmente l’Italia sta agendo accogliendo i primi profughi provenienti dall’Ucraina e fornendo armi al paese – un decreto confermerà oggi l’entità degli aiuti – e 1.350 militari che partiranno per Ungheria e Romania.