La bufala del bonus «Io resto a casa» da 250 euro

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Circola insistentemente sui social network, ma quelli che vi abboccano troveranno una sorpresa

Ce ne sono di diverse versioni. Quello con i presidenti di regione Luca Zaia e Michele Emiliano, quello con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ma i post di Facebook che annunciano un fantomatico bonus Io resto a casa hanno un unico scopo: quello di regalare un pesce d’aprile fuori stagione alle persone che, in tanti, saranno così creduloni da cliccare sul link proposto nei post. Questa volta nessuna truffa e nessun furto di dati personali: soltanto un grande e grosso gorilla che vi fa il dito medio.



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Bonus Io resto a casa e la bufala sui social network



Questo che avete appena visto è solo uno delle tante versioni dei post: solo questo raggiunge quasi le 500 condivisioni. Ovviamente, in molti lo proporranno ai loro amici su Facebook solo per diffondere la burla, senza nessun intento legato alla disinformazione. Ma si sa come vanno queste cose e che tipologia di rapporto hanno i cittadini italiani con i social network che, a volte, prendono per fonte assolutamente affidabile per quello che sta succedendo nel mondo. Quindi, sono stati in tanti a credere che i presidenti di regione o, addirittura, il presidente del Consiglio avessero messo a disposizione una cifra che oscilla tra i 120 e i 150 euro per il solo fatto di restare a casa a Natale e a Capodanno.

Bonus Io Resto A Casa, come va a finire lo scherzo

Già, perché di questo si tratta. L’autore della bufala ha messo insieme sia la tendenza del governo e delle amministrazioni locali a ristorare le persone messe in ginocchio dal coronavirus con diverse tipologie di “bonus”, sia uno slogan – che è stato molto utilizzato soprattutto nel corso della prima ondata – e che è stato accompagnato spesso dall’hashtag #IoRestoACasa. La tempesta perfetta. Che, tuttavia, va a finire nel sorriso beffardo di un gorilla che vi fa il dito medio.