Bonus Internet, in un anno è stata utilizzata poco più della metà dei fondi messi a disposizione

L'epilogo fallimentare del bonus Internet si legge chiaramente nei numeri e, guardando a prima del lancio, i presupposti non erano già buoni

17/11/2021 di Ilaria Roncone

La campagna per gli incentivi del bonus Internet si è conclusa il 9 novembre ed il conteggio è presto fatto: sul totale dei fondi è stato utilizzato il 53% mentre 94 milioni di euro sono rimasti non prenotati. La campagna per il voucher Internet è cominciata esattamente un anno fa mettendo a disposizione 106,4 milioni di euro. Il fallimentare bilancio è stato reso noto da Infratel, società in house del Mise che si è occupata del bonus.

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Come funzionava il bonus Internet

L’importo del voucher era fino a 500 euro per le famiglie che hanno un ISEE inferiore a 20 mila euro per investire in connessioni da almeno 30 megabit al secondo. Nel bonus era compreso anche un tablet o un pc – incentivo che si pensava sarebbe stato apprezzatissimo ai tempi dello smart working e della Dad – ma così non è stato.

Dei fondi impegnati sono stati erogati, finora, 98,1 milioni di euro mentre 8,3 risultano essere stati prenotati. In totale sono stati attivati oltre 200 mila voucher con un valore medio di 490 euro ciascuno. Al di là delle difficoltà dei gestori a far approvare le loro domande per essere accreditati sulla piattaforma, con i voucher che si sono concentrati su Tim. Lo scorso aprile Colao aveva fatto sapere come «il 76% del richiesto è arrivato da un operatore, il 30% ripartito tra secondo, terzo e quarto, il rimanente tra tutti gli altri».

Cos’è che non ha funzionato?

Partiamo dalla comunicazione dell’opportunità: la campagna per il bonus Internet è stata senza dubbio poco penetrante e, fino al lancio della misura, le associazioni di consumatori – con Altroconsumo in testa – hanno criticato molti punti. In primis, l’obbligo di scegliere pc e table tra quelli prestabiliti senza poter chiedere ai negozi. Sono stati fatti notare anche i vincoli temporali troppo lunghi che legano chi sottoscrive all’operatore selezionato. Inoltre anche la possibilità di erogare il voucher a quelle famiglie che già possiedono una connessione a banda larga era stata criticata poiché, solitamente, gli operatori permettono un upgrade a condizioni migliori a coloro che sono già abbonati senza applicare costi.

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