Bonino come Cassandra: «Aste di migranti? Si sapeva tutto da tempo»

La denuncia dell’Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite all’Unione europea per l’accordo “inumano” con la Libia; il video della Cnn in cui si vedono migranti venduti all’asta, come nella tratta degli schiavi: per Emma Bonino purtroppo non c’è niente di cui stupirsi. «Che destino, quello di Cassandra», ha detto in un’intervista a La Stampa. Sono mesi che la leader radicale denuncia le conseguenze catastrofiche del piano Minniti, ora il reportage dell’emittente britannica fornisce ulteriori prove del fatto che aveva ragione lei. «È solo una variante dell’orrore che conosciamo. Uomini, donne, bambini ridotti in schiavitù, stuprati, battuti, ammassati uno sull’altro», spiega.

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E allora come mai le parole forti del Zeid Ra’ad Al Hussein, l’Alto commissario Onu per i diritti umani, arrivano solo adesso?

«Si sapeva tutto e da tempo. Ma gli ispettori erano pochi e io passavo per una visionaria. Poi è arrivato il rapporto di Médecins Sans Frontières e poi il ministro Minniti ha dichiarato che i campi in Libia erano la sua ossessione e che l’Oim e l’Unhcr ne avrebbero “migliorato” le condizioni. Il risultato è che la Libia permette a mala pena di visitare di tanto in tanto qualcuno dei 29 centri ufficiali di detenzione, quelli di cui abbiamo letto i reportage giornalistici. Il resto, a cominciare dai centri illegali, è terra di nessuno».

È la prima volta che l’Onu tocca con mano la situazione?

«L’accesso ai campi è un problema enorme. Stavolta 6 osservatori sono stati ammessi in 4 campi a Tripoli e abbiamo la prova provata. E dire che si tratta sempre dei soliti centri, teoricamente “i migliori”. Ma in questi giorni la foto del lager di Sahba acquisita dalla Procura di Palermo ha rivelato cosa accade nel Sud della Libia, dove i migranti si danno il cambio per dormire perché non possono stare sdraiati tutti insieme sul pavimento coperto di feci».

BONINO COME CASSANDRA: «SUI CENTRI DI DETENZIONE PER MIGRANTI PASSAVO PER UNA VISIONARIA»

Bonino-Cassandra in passato ha puntato il dito anche contro l’accordo con la Turchia, comunque migliore di quello stretto con la Libia: «Per quanto io sia critica con Erdogan e il suo Stato autocratico è pur sempre uno Stato e ha il controllo del territorio. In Libia ci siamo accordati con un governo che non controlla neppure i suoi uffici e, direttamente o indirettamente, ha appaltato la questione alle milizie. Abbiamo anche assistito a una cruenta guerra tra bande per la gestione dei migranti».

La Bonino sta portando avanti anche la campagna “Ero Straniero”, per il superamento della Bossi-Fini. Una battaglia che il Pd, con cui pare che il Partito Radicale voglia fare un accordo in vista delle elezioni politiche, non può portare avanti con la stessa forza. Alla giornalista del la Stampa che le chiede contro proprio di questo, la Bonino risponde: «Bisogna dire la verità agli elettori. Sarà pur vero che gli sbarchi sono diminuiti ma sono aumentati i morti. Inoltre, per ammissione di Tripoli, le persone detenute in Libia sono passate da 7 mila che erano a settembre alle quasi 20 mila attuali».

 

Foto copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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