L’eredità che Bezos lascia ad Amazon: «Sii il miglior datore di lavoro al mondo»

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Il CEO lascerà la guida del colosso che ha fondato il prossimo 5 luglio

Jeff Bezos lascia Amazon, e questo lo si sapeva da un po’. Il mandato del CEO spirerà serenamente – anche se le polemiche degli ultimi tempi hanno turbato la sua calma olimpica – il prossimo 5 luglio. Si sta avviando il countdown verso la fine di un’epoca. Ma l’eredità che Bezos lascia ad Amazon non sta soltanto nei libri contabili e nel modello di business che l’ha reso una potenza mondiale al pari di un piccolo stato. Quella che il CEO ha deciso di scolpire nella pietra è una sorta di nuova filosofia.



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Bezos lascia Amazon con nuove linee guida filosofiche

Si chiamano, in realtà, principi di leadership. Fino a questo momento, il colosso dell’e-commerce ne aveva soltanto 14 (l’ultimo aggiornamento risale al 2015), che in qualche modo andavano a condizionare tutti gli appuntamenti dell’azienda e tutte le sue uscite pubbliche. Il primo era Customer Obsession (ovvero, l’ossessione per il cliente), il secondo era Invent and Simplify (inventa e semplifica). Adesso, però, alla vigilia dell’addio di Bezos, compaiono altri principi di leadership che inquadrano meglio le critiche che, negli ultimi tempi, sono state rivolte ad Amazon.



L’azienda è stata al centro di contenziosi con i lavoratori, che hanno affermato in più occasioni di essere privi di qualsiasi tipologia di stacco in una logica stringente di produzione continua. Non a caso è diventata proverbiale la denuncia dei dipendenti che espletavano i propri bisogni fisici all’interno di bottiglie di plastica. Ci sono stati anche tentativi – e sono in corso ancora adesso, senza tuttavia arrivare a una conclusione chiara e netta – di sindacalizzare i dipendenti di Amazon. Questo per cercare di dar loro una forma univoca con la quale presentare le proprie rivendicazioni, spesso disaggregate e – per questo – più deboli.

Sforzati di essere il miglior datore di lavoro della Terra: è questo il nuovo principio di leadership che Bezos sta cercando di trasmettere ai suoi successori in Amazon. Una sorta di presa di coscienza, in limine, di quanta responsabilità Amazon abbia avuto nel peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro in azienda. Un pentimento tardivo, affidato in eredità ai propri successori, insieme ad altre massime (Il successo e la scala portano un’ampia responsabilità, Non siamo più nel garage dove siamo nati). Andy Jassy, successore designato di Bezos, riceverà in eredità – oltre a un insieme importante di responsabilità – anche una questione morale da gestire.



Foto IPP/Ken Lambert/TNS/ZUMAPRESS